Con il dispositivo di sentenza 1820/24 pubblicato il 20 aprile 2024, il Tribunale di Milano ha accolto il primo di una serie di ricorsi proposti dai driver iscritti alla USB di Caorso (Pc), sancendo che tra il lavoratore ricorrente e la BRT Spa è costituito un rapporto di lavoro a tempo indeterminato sin dal 02.09.2019. È stata così accolta la tesi del sindacato, secondo cui i contratti di "servizio di trasporto" in forza dei quali la società committente BRT si avvaleva della prestazione dei lavoratori sono rapporti "non genuini". In sostanza, il reale datore di lavoro per tutto il periodo di lavoro di chi ha fatto causa era la BRT che ora sarà tenuta ad assumerlo direttamente e a risarcirgli 12 mensilità. Una sentenza storica che, allineandosi con le conclusioni a cui giunse la Procura di Milano (che portò, prima al sequestro di 102 milioni di euro e poi al Decreto di Amministrazione Giudiziaria della BRT) sancisce l'illegittimità del comportamento della multinazionale francese.
USB confida nel fatto che le prossime pronunzie per le vertenze attivate dagli altri corrieri nostri iscritti, consolideranno questo importantissimo precedente.
Un evento che mette in ginocchio il sistema malato degli appalti contro cui ci battiamo in quanto fattore di sfruttamento brutale dei lavoratori e che favorisce pratiche di evasione ed elusione fiscale e contributiva.
Tasse non pagate e morti sul lavoro legate agli appalti, contro questo fenomeno oggi si levano timide voci anche dai sindacati collusi coi padroni. USB lo ha sempre denunciato, in solitudine, nel silenzio assordante dell'informazione e al costo di una pesante repressione: un silenzio e una solitudine infranti soltanto dalle lotte, dal consenso dei lavoratori, dalla militante competenza dell'ufficio legale di USB.
Il sindacato di classe e conflittuale fa vincere i lavoratori e afferma diritti, dignità, legalità.
USB Categoria Operaia - Settore Logistica