Ci segnalano i nostri contatti un post diffuso mediante WhatsApp e Telegram che parla di uno “spray nasale antivirus” che diventa un “vaccino nasale” e che contiene grafene.
Tutto quello che viene riportato nel messaggio è sostanzialmente errato, e diffonde un messaggio erroneo e sviato.
Ma andiamo con ordine.
Il “vaccino nasale” che non è un vaccino (e non contiene grafene)
Il prodotto in questione, che comunque non vedrete venduto in Italia perché al momento in cui scriviamo non lo è, è uno spray a base di monossido di azoto.
Non contiene grafene, e non è un vaccino.
A parte alcuni casi di irritazione nasale non ha riportato particolari effetti collaterali nei paesi in cui viene venduto, ovvero Israele e Indonesia (marchio Enovid), Thailandia, Singapore, Hong Kong, Sudafrica, Malesia, Cambogia e Germania (marchio VirX) e India (marchio Fabispray).
Non è ovviamente un vaccino né pretende di esserlo: ci sono “moderati studi” sul fatto che usato nei tempi e nei modi indicati possa contribuire a tenere bassa la carica virale di virus influenzali e parainfluenzali nelle mucose nasali, ma non essendo una testata scientifica non è nostro interesse o utile al caso di specie commentarli o valutarne l’efficacia: chi l’ha fatto ricorda però che il contrasto a COVID19 passa ancora per vaccinazione e corrette pratiche di igiene respiratoria (non toccarsi naso, occhi e bocca con le mani sporche, disinfettarsi le mani dopo aver toccato oggetti pubblici, valutare l’uso di mascherine in luoghi affollati o qualora si palesino sintomi respiratori o si debba trascorrere tempo con qualcuno che quei sintomi li ha palesati, vaccinarsi annualmente, possibilmente nel periodo invernale, quando il freddo costringe le persone a passare lunghi periodi in luogi chiusi…).
Dato questo che gli stessi produttori del presidio ricordano nel materiale informativo: nessuno ha mai preteso di far passare VirX per un “vaccino nasale”
Quello che possiamo dire è che VirX contiene esclusivamente monossido di azoto, e non grafene. Sostanza questa che comunque non è contenuta neppure nei vaccini.
Il messaggio virale si presenta quindi come una traduzione dell’estero di una catena di S. Antonio erronea nei modi e contenuti.
In realtà sono allo studio dei “vaccini nasali”, che ovviamente non sono spray al monossido di azoto e non contengono grafene.
Conclusione
Il prodotto mostrato nelle foto non è un “vaccino nasale” e non contiene grafene. Non ancora venduto in Italia, ed è incerto quando e se lo sarà, VirX è uno spray al monossido di Azoto che non contiene Grafene.
Peraltro si ricorda che la profilassi più efficace per evitare le infezioni da COVID19 passa per il vaccino e una corretta igiene respiratoria: cosa che dopo due anni e mezzo di pandemia e una perdurante fase di convivenza attiva col virus avremmo dovuto imparare a gestire.
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