In Germania il mercato delle pompe di calore per il riscaldamento degli edifici ha registrato un +53% nel 2022 in confronto al 2021, con 236mila apparecchi venduti e un potenziale di crescita molto forte per i prossimi anni, in risposta alla crisi energetica e al caro bollette.
I dati arrivano dalle associazioni tedesche del settore, BWP (pompe di calore) e BDH (industrie del riscaldamento), si veda il grafico seguente.
La fetta più grande del mercato è data dalle pompe di calore aria-acqua, con oltre 200mila unità vendute nel 2022 (in azzurro sul grafico: Luft-Wasser Wärmepumpen), mentre le pompe di calore geotermiche vendute lo scorso anno sono state circa 31mila (in nero sul grafico: Erdgekoppelte Wärmepumpen), il 14% in più sul 2021.
Così il target di 500mila apparecchi complessivamente venduti in Germania nel 2024, fissato dal governo federale, è considerato “ambizioso ma realizzabile” da Paul Waning, presidente della associazione tedesca delle pompe di calore.
Si chiede quindi al governo di presentare al più presto la nuova normativa che prevede che dal 2024 ogni nuovo sistema di riscaldamento dovrà essere gestito con almeno il 65% di energia rinnovabile. Di conseguenza, la pompa di calore diventerebbe la soluzione standard per soddisfare questa esigenza in edilizia, sottolinea la BWP in una nota.
Altra richiesta è alleggerire il prezzo dell’energia elettrica riducendo l’Iva al 7% (dal 19% attuale), come già fatto per il gas, e portando la tassa sull’elettricità al minimo consentito dalla legge europea (0,1 centesimi per kWh).
Non manca poi una riflessione collegata al piano americano Inflation Reduction Act, che mette a disposizione delle aziende Usa decine di miliardi di $ con incentivi alle tecnologie pulite (crediti di imposta), tra cui le pompe di calore.
Secondo l’associazione, infatti, serve una nuova politica industriale a livello Ue per supportare gli investimenti green delle imprese, ad esempio tramite prestiti agevolati per sviluppare nuovi stabilimenti manifatturieri, in modo da assicurare che la capacità produttiva sia sempre adeguata alla domanda in crescita.
Tornando ai dati di mercato del 2022, le pompe di calore ad aria hanno registrato un +61% in confronto ai dodici mesi precedenti, con circa 205mila dispositivi venduti, di cui 104mila mono-blocco e 65mila split.
In forte aumento anche le vendite di pompe di calore per la fornitura di acqua calda sanitaria: 45.500 unità vendute in Germania nel 2022, +93% sull’anno precedente, come riassume il grafico sotto.
Ricordiamo che un recente studio di EUPD Research sulle case esistenti mono e bifamiliari tedesche, ha valutato i consumi delle pompe di calore in base alla classe energetica delle abitazioni e al livello di copertura del fabbisogno elettrico con autoproduzione da fotovoltaico.
In sostanza, in Germania, una combinazione di pompa di calore, impianto fotovoltaico e accumulo domestico consente, a seconda delle dimensioni dell’impianto, di coprire fino a tre quarti del consumo di elettricità con l’energia solare, rendendo molto interessante dal punto di vista economico questo sistema, soprattutto nel contesto del forte aumento dei prezzi dell’elettricità.
Più in generale, guardando alle prospettive globali di mercato, anche la Iea si aspetta un boom delle pompe di calore.
Ad esempio, si prevede che le vendite annuali di pompe di calore nell’Ue potrebbero salire a 7 milioni entro il 2030, rispetto ai 2 milioni del 2021.