In Palestina il cibo è resistenza, per Israele è diventato un’arma di guerra

di Elisa Brunelli

Un libro di storia, un manuale di ricette, un taccuino di viaggio. Pop Palestine è tutto questo e al tempo stesso molto di più. Fidaa Abuhamdiya e Silvia Chiarantini raccontano la Palestina oltre lo sguardo freddo e stereotipato della cronaca.Pop Palestine è la storia dei suoi piatti che si intreccia con quella di chi li cucina, affonda le radici in quella terra così tormentata ed esplora i legami indissolubili con chi la continua a difendere. Sono le ricette di Aziza che apre le porte e accoglie visitatori lontani, i dolcetti del negozio di Abed che resiste nella città vecchia di Hebron soffocata dalle colonie, i falafel di Ombashi nel cuore dalle troppe ferite aperte di Jenin. “Il cibo è quel mezzo che ci permette di parlare di Palestina, togliendo la pesantezza tipica di quando si inizia a raccontare la nostra realtà – racconta Abuhamdiya durante la presentazione del volume allo Sherwood Festival lo scorso 25 giugno –. Vivere l’occupazione israeliana è difficile, ...