Mentre i lavoratori “schiattano” nei Pronto Soccorso del Lazio, Cgil Cisl Uil se la prendono comoda sull’invio alla Regione dell’accordo per l’integrazione dell’indennità di PS prevista dal CCNL e rifinanziata dallo Stato. La Regione Lazio, infatti, circa un mese fa ha convocato i sindacati firmatari di contratto collettivo per ratificare i punti dell’accordo regionale previsto proprio dal nuovo contratto.
Da quel giorno però il silenzio è stato assordante e, aggiungeremmo, anche irrispettoso nei confronti di tante lavoratrici e lavoratori in attesa di questo incremento economico che, seppur minimo, fa certamente la differenza in una condizione economica disastrosa e con un rinnovo contrattuale pressoché ridicolo.
Evidentemente gli “eroi del Covid” non sono tra i pensieri della triade sindacale che ormai nemmeno più le funzioni burocratiche semplici svolge.
Così, mentre ogni giorno si cerca di tamponare la fuga dai PS di infermieri e OSS, chi dovrebbe quantomeno fare la sua parte non si occupa delle condizioni di lavoro e, di conseguenza, di garantire l’accesso alle cure, ma sbandiera ai quattro venti una grande manifestazione per il diritto alla salute.
Come ormai da anni tante chiacchiere e pochi fatti... anzi, i fatti ci sono ma sono proporzionalmente inversi ai proclami.
Le condizioni di lavoro fanno la differenza, basta chiacchiere dal piedistallo, i lavoratori vogliono i soldi. Vergognatevi!
USB Sanità Lazio