Solidarietà al Partido Obrero contro la repressione
Riceviamo notizia dell’incursione della polizia nella sede centrale del Partido Obrero a Buenos Aires, nell’ambito di un’escalation della persecuzione politica del governo Milei contro i settori dell’opposizione che respingono e combattono contro le politiche antioperaie e di austerità del governo argentino.
Tutta la nostra solidarietà ai compagni del Partido Obrero e del Polo Obrero, anch’essi sotto attacco da parte dei poteri dello Stato per la sua attività a sostegno dei disoccupati e per le sue lotte con il movimento piquetero.
Ci accomunano la lotta contro i rispettivi governi della classe capitalista, per liberare la società dallo sfruttamento, dall’oppressione e dalle guerre, come l’adozione anche in Italia di leggi sempre più repressive contro scioperi e picchetti, e la crescente persecuzione sul terreno legale.
Mentre vanno esperite tutte le difese legali, la difesa fondamentale è nell’estensione e intensificazione delle lotte di opposizione da parte dei lavoratori e dei giovani, e un’ampia solidarietà di massa ai compagni del Partido Obrero, del Polo Obrero e di tutte le forze di opposizione di classe colpite dalla repressione.
4 giugno, 2024
SI Cobas – Commissione per la Solidarietà Internazionale
Solidarity to Partido Obrero against repression
News has reached us of the police raid at the Partido Obrero central office in Buenos Aires, as part of an escalation of political persecution by the Milei Government against the opposition sectors that reject and fight against the anti-worker and austerity policies of the Argentine government.
We extend our full solidarity to the comrades of Partido Obrero and of Polo Obrero, who are also being attacked by the state for its activity in support of the unemployed and its struggles with the piquetero movement.
We share the common struggle against our respective governments of the capitalist class, to free society from exploitation, oppression and wars, as well as the adoption in Italy too of increasingly repressive laws against strikes and pickets, and an intensifying persecution by the judiciary.
While all legal defences must be pursued, the fundamental defence is the extension and intensification of opposition struggles by workers and youth, and broad mass solidarity with the comrades of the Partido Obrero, Polo Obrero and all class opposition forces affected by repression.
June 4th, 2024
SI Cobas – International Solidarity Committee
Raccogliamo e rilanciamo questa vibrata denuncia del Partito Obrero contro la perquisizione della sua sede centrale a Buenos Aires avvenuta due giorni fa e motivata ufficialmente da pretesti, ma dovuta in realtà alla volontà della nuova presidenza Milei dell’Argentina, che ha apprestato con la Legge Base/Omnibus un attacco frontale alla classe proletaria e agli strati popolari, di intimidire e attaccare l’organizzazione politica che, insieme al Polo Obrero, sta svolgendo un ruolo di avanguardia in tutte le dimostrazioni di massa che si stanno mettendo di traverso alla approvazione e attuazione di questo piano-miseria e piano-repressione brutale.
Ancora non c’è qui in Italia e in Europa la chiara percezione dell’importanza degli avvenimenti argentini, visti come lontani e “particolari”. Ed invece oggi il vasto movimento delle lotte contro la presidenza Milei, il FMI e gli oligarchi capitalisti e filosionisti che stanno dietro Milei ha una grande importanza politica per l’intera America del Sud, e ciò che ha peso in questo continente (o sud-continente che dir si voglia), ha un peso internazionale.
C’è in Argentina da mesi una fortissima tensione sociale. Gli scioperi nei più diversi settori del privato e del pubblico e la collera popolare sono in crescita. La lotta proletaria e popolare contro la presidenza Milei la sentiamo profondamente nostra, e invitiamo chi ci legge a seguirla con più attenzione e partecipazione.
Dall’Italia è arrivata immediatamente ai compagni del Partido Obrero e del Polo Obrero la totale solidarietà della TIR (Tendenza internazionalista rivoluzionaria) e del SI Cobas, a cui aggiungiamo, naturalmente, quella della redazione del Pungolo rosso e di Combat C.o.c.
Redazione Il Pungolo Rosso
Il Partido Obrero denuncia l’irruzione nella sua sede centrale, e farà appello alla Corte Interamericana dei Diritti Umani perché le libertà democratiche in Argentina sono in pericolo.
Il Partido Obrero denuncia il raid avvenuto oggi presso la sua sede centrale in Bartolomé Mitre 2162, a Buenos Aires, come parte di un’escalation di persecuzione politica contro i settori dell’opposizione che rifiutano le politiche antioperaie e di austerità del governo nazionale e lottano contro di esse.
È pubblico e noto che il nostro partito è stato in prima linea nel denunciare il protocollo repressivo di Patricia Bullrich [il Ministro della Sicurezza], ha svolto un ruolo di primo piano nella manifestazione del 20 dicembre [l’anniversario della rivolta popolare del 2001], nel chiamare alle proteste contro la Legge Base [Ley de Bases/ Ómnibus], e per la sua partecipazione attiva nel sostenere e promuovere tutte le lotte popolari, da quelle guidate dal movimento Piquetero, alle proteste dei lavoratori, degli studenti e delle donne.
Poiché si tratta di un salto di qualità in questa persecuzione politica, ci rivolgeremo alla Corte Interamericana dei Diritti Umani per denunciare lo Stato Nazionale, comprendendo che sono in gioco le libertà democratiche garantite dalla Costituzione nazionale. Questa persecuzione si è intensificata, a partire dall’attacco del Presidente della Nazione contro i settori combattivi, ed in particolare contro Eduardo Belliboni [leader del movimento Piquetero], che ha invitato a far fuori in un post pubblicato nei suoi stessi social network. Poi, l’intimidazione per impedire la manifestazione del 20 dicembre, l’apertura della “Linea 134” per costruire denunce [alla polizia] contro il movimento piquetero, e infine quasi 30 raid e intercettazioni telefoniche contro il Polo Obrero, il FOL [Fronte delle organizzazioni sociali e delle assemblee territoriali] e i Barrios de Pie [mense popolari].
Il giudice ha accettato come parte querelante nel procedimento contro le organizzazioni dei piqueteros che ha innescato questa irruzione della polizia, nientemeno che il ministro del Capitale Umano, Sandra Petovello, che deve rispondere in tribunale degli scandalosi atti di corruzione di cui è direttamente responsabile, attraverso la firma di accordi fraudolenti con l’Organización de Estados Iberoamericanos (OEI) e, tra le altre cose, il rifiuto di base di distribuire il cibo che il Ministero possiede.
La perquisizione è stata effettuata con il presunto scopo di sequestrare documentazione di Editorial Rumbos e di cooperative di lavoro, che non operano a quell’indirizzo e che sono già state perquisite. Si tratta di una scusa maldestra, perché né il giudice né la Polizia Federale, che da settimane svolgono un lavoro di intelligence intorno agli uffici, ignorano che si tratta di un luogo pubblico e aperto, un vero e proprio centro di organizzazione per manifestazioni popolari di ogni tipo: dall’Encuentro Memoria, Verdad y Justicia per il 24 marzo [il movimento dei diritti umani contro il colpo di stato del 1976], ai lavoratori, al movimento piquetero, ai settori giovanili e femminili.
Pertanto, chiediamo di denunciare questo raid e convochiamo una conferenza stampa per domani 4 giugno 2024 nel nostro locale di Mitre 2162, alle ore 12.
Partido Obrero
Gabriele Solano, Romina Del Plá, Nestor Pitrola, Vanina Biasi, Guillermo Kane ed Eduardo Belliboni
El Partido Obrero denuncia
el allanamiento de su local central
y se presentará ante la CIDH
Porque están en peligro las libertades democráticas en Argentina.
Conferencia de prensa 4/6 a las 12:00 en Mitre 2162 (CABA).
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