[ITALIA] Grande partecipazione all’assemblea internazionalista a Milano: il nemico è in casa nostra, unire le lotte. I primi report

1 year ago 75

MILANO ASSEMBLEA INTERNAZIONALISTA

CONTRO GUERRA ED ECONOMIA DI GUERRA

IL NEMICO E’ IN CASA NOSTRA

BREVE REPORT

Ieri si è svolta a Milano l’assemblea internazionalista contro la guerra per rilanciare l’iniziativa di classe contro l’economia di guerra e le azioni di protesta contro la guerra.

Sala piena con la partecipazione di lavoratori, disoccupati, studenti e decine di associazioni, collettivi, sindacati e attivisti.

Numerosi i collegamenti internazionali (con interventi via video o letti al microfono da Giappone, Brasile, Germania, Sudafrica, Inghilterra, lettera di associazione lavoratori Ucraini e Russi, ecc…).

Concordi sull’internazionalismo di classe, la questione principale è come rendere concreta l’opposizione alla guerra: sentimento ancora diffuso nella classe lavoratrice – nonostante la martellante propaganda nazionalista, guerrafondaia e reazionaria – da intercettare e raffrorzare a partire dai luoghi di lavoro (soprattutto magazzini e fabbriche), dalla scuola e dall’università, dai quartieri delle nostre città.

In gran parte concordi sul ruolo fondamentale della lotta dei lavoratori di tutti i paesi contro i rispettivi governi, a partire dalla parola d’ordine “il nemico è in casa nostra”: questo il significato reale dell’internazionazionalismo, per agire “qui, noi, adesso”.

Il dibattito si è incentrato su come sviluppare un’opposizione concreta allo stato di cose presenti, dalla lotta all’economia di guerra che colpisce le condizioni di vita e lavoro dei proletari (salario, orario, salute e sicurezza, diritti, contratti, ritmi e carichi di lavoro, servizi, dignità…) al boicottaggio della produzione e dell’invio di armi, inclusa la protesta contro le basi militari.

Prospettato un incrocio delle lotte tra movimenti dei territori e le lotte dei lavoratori, a prescindere dalle inevitabili ma superabili difficoltà (oggettive e soggettive) di questa fase storica: per unire le lotte.

Tra i tanti spunti per un intervento nel movimento reale e favorire la ricomposizione di classe dal basso per organizzare azioni (scioperi, manifestazioni, assemblee, presidi, volantinaggi…), c’è la necessità di cominciare a collegarsi tra i soggetti di opposizione alla guerra nelle varie città, con la proposta di costituire comitati o coordinamenti.

Seguirà un report più approfondito.

S.I. Cobas Torino


CONTRO LA GUERRA IMPERIALISTA

UNIAMOCI

Tutti i giorni, tutte le ore siamo sul fronte di lotta per la nostra vertenza e già domattina riprenderemo ma non ci siamo riposati questa Domenica.

Abbiamo percorso centinaia di kilometri per raggiungere Milano e sostenere l’assemblea nazionale contro la guerra imperialista, per rilanciare la mobilitazione contro la guerra consapevoli che la crisi del sistema capitalistico ci conduce ogni giorno sempre più verso la barbarie.

Che la nostra lotta non si limitasse ai perimetri della nostra vertenza, è stato più volte dimostrato dalle decine di migliaia di persone che abbiamo portato a Napoli proprio a sostegno della nostra vertenza per la generalizzazione della lotta per un salario garantito.

Il modo migliore per combattere la guerra è rompere la pace sociale qui nel nostro paese, e combattere contro il nemico in casa nostra, i nostri governi, il nostro capitalismo.

Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre”

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