[ITALIA] Il 18 ottobre sciopero generale contro il Ddl-sicurezza e contro l’economia di guerra. Il 19 manifestazione nazionale a Roma

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Questo è il testo dell’appello che la Rete Liberi/e di lottare – Fermiamo insieme il DDL 1660 farà circolare da oggi ovunque per allargare al maggior numero possibile di luoghi di lavoro, lavoratori e lavoratrici lo sciopero contro il DDL 1660, la guerra e l’economia di guerra che il SI Cobas ha proclamato per il prossimo venerdì 18 ottobre (si è unito l’Al-Cobas limitatamente ai trasporti locali), a cui seguirà il sabato 19 ottobre una manifestazione nazionale a Roma.

Evitiamo vuote polemiche: questo sciopero, necessario e benvenuto, non è di proprietà di nessuno, né della Rete che lo ha chiesto a tutto il sindacalismo di base, né del SI Cobas (e Al-Cobas) che l’hanno proclamato. Chi ne comprende lo scopo, a cominciare da quelle strutture del sindacalismo di base e dalle RSU che hanno aderito alla Rete, lavori a diffondere l’appello e ad estendere lo sciopero. (Red.)

Lavoratori, lavoratrici,

il Parlamento sta per approvare una proposta di legge del governo Meloni che stabilisce pene pesanti e carcere per chi organizza o fa picchetti, per chi prende parte a manifestazioni contro la guerra, le basi militari, le “grandi opere”, i disastri ecologici, per chi per bisogno occupa case sfitte, per chi protesta nei centri per immigrati o nelle carceri contro condizioni insopportabili, perfino per chi ha in casa scritti che il governo considera “terroristi” – una legge da stato di polizia.

Questa legge-manganello serve al governo e allo stato per mettere a tacere chiunque si opponga all’economia di guerra, che sta spostando sempre più risorse dai salari e dalla spesa sociale e sanitaria alle enormi spese per le guerre in corso (Ucraina, Palestina) in cui l’Italia, con la NATO e l’Unione europea, è implicata, e per la preparazione di nuove guerre, fino a Taiwan.

Per fermare questa corsa all’instaurazione di uno stato di polizia e ad una nuova guerra mondiale, dobbiamo mobilitarci nelle piazze, nei luoghi di lavoro, nelle scuole. Il nostro nemico è qui! Per questo abbiamo costituito nei mesi scorsi la Rete Liberi/e di lottare contro il decreto-sicurezza, e proposto ai sindacati di base uno sciopero generale per far sentire forte la voce dei lavoratori.

Il SI Cobas (e, nel trasporto locale, Al-Cobas) hanno raccolto questa richiesta proclamando lo sciopero generale dei settori pubblico e privato per venerdì 18 ottobre. Questo sciopero avrà di sicuro un buon seguito nei magazzini della logistica, dove da anni migliaia di lavoratori e lavoratrici immigrati si battono con coraggio contro il super-sfruttamento, nonostante i colpi di una dura repressione – non a caso il ministro Piantedosi li ha attaccati in parlamento, chiarendo che il Ddl 1660, criminalizzando i picchetti, si pone, tra gli altri, l’obbiettivo di fermare le lotte nella logistica.

Proprio per questo, dobbiamo far sì che lo sciopero del 18 sia una grande giornata di lotta anche in molti altri luoghi di lavoro.

Venerdì 18 sarà in sciopero anche il settore auto per protestare contro i padroni di Stellantis che intendono tagliare altre migliaia di posti di lavoro, imporre altra cassa integrazione e pretendere altri sussidi dallo stato dopo aver distribuito agli azionisti circa 20 miliardi di profitti in 20 anni, fatti anche attraverso la grande produzione di veicoli militari. Ma i dirigenti di CGIL-CISL-UIL non intendono fare nulla contro il decreto-sicurezza, né tanto meno contro la guerra e il genocidio in atto a Gaza, e vogliono impedire che i due scioperi si parlino e si rafforzino a vicenda.

Al contrario noi vogliamo fare tutto il possibile perché si rompano i muri che dividono la classe lavoratrice, e tutti i settori di classe e i movimenti confluiscano in un solo fronte di lotta contro il governo, i padroni, la legge-manganello, le guerre e l’economia di guerra; per imporre il ritiro dei decreti-sicurezza, Valditara e “lavoro”; per porre fine al genocidio in Palestina; per il rinnovo dei contratti di lavoro con forti aumenti salariali e la riduzione dell’orario di lavoro; per il taglio drastico delle spese belliche e l’incremento massiccio delle spese per sanità, istruzione, disoccupazione, prevenzione dei disastri ambientali, pensioni; per bruciare i diktat anti-operai di Stellantis.

PER QUESTI OBIETTIVI TUTTI/E IN SCIOPERO IL 18 OTTOBRE,

E PARTECIPIAMO IN MASSA ACCANTO AI LAVORATORI DELLA LOGISTICA

ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI SABATO 19 A ROMA

Ore 14, Piazza Vittorio Emanuele!

Ci attende una stagione di lotte, cominciata bene con la prova di forza del 5 ottobre a Roma, e che – dopo il 18 e 19 – ci vedrà impegnati ancora a Napoli il 28 ottobre in solidarietà con i 43 disoccupati organizzati e solidali sotto processo, ed oltre, molto oltre.

Rete Liberi/e di lottare – Fermiamo il DDL 1660 –
fermiamoidecretisicurezza@gmail.com

OGGETTO: Riproclamazione sciopero generale dei settori privati e pubblici su tutto il territorio nazionale per l’intera giornata di venerdì 18.10.2024, alla luce delle indicazioni della Commissione di Garanzia sciopero come da protocollo 0012204 del 26-9-2024

La scrivente O.S.,

Premesso che

  • Il 18 Settembre la Camera dei Deputati ha approvato il Disegno di Legge Crosetto-Nordio-Piantedosi. Verrà discusso anche al Senato un iter velocissimo, in un momento che vede il Parlamento europeo approvare una risoluzione dove si chiede ai paesi occidentali di revocare le restrizioni sull’utilizzo delle armi fornite all’Ucraina per colpire obbiettivi militari in Russia. L’escalation bellica cui stiamo assistendo è strettamente connessa a una trasformazione repentina della repressione delle lotte e dei movimenti di lotta che da anni sono sul terreno delle mobilitazioni per arginare i costi della crisi e dell’economia di guerra.
  • In questo contesto, il DdL posto in funzione di legge contro la resistenza attiva e la resistenza passiva, con l’aumento delle pene per chi commette un blocco stradale e per chi tenta l’impedimento della costruzione delle grandi opere, dovrà vedere un’ampia mobilitazione per non lasciare che vengano attaccati maggiormente quei settori sociali come i lavoratori e le lavoratrici ma anche i disoccupati e disoccupate come nel caso di Napoli, che tutti i giorni esercitano il diritto a lottare per rivendicare un lavoro, dignitoso e che rivendicano la fine dello sfruttamento dei territori per il profitto di pochi.
  • Mentre la spesa pubblica e l’industria delle armi si legano e aumenta vertiginosamente la produzione e l’investimento in mezzi di difesa nazionale, assistiamo al taglio sempre più stringente sulle spese in  difesa della salute (soprattutto dei lavoratori e ceti più poveri) e al processo di industrializzazione della scuola dell’obbligo:   dove è  da anni , la presenza massiccia delle forze dell’ordine che, sul “modello polacco”, mira a affascinare già tra i banchi di scuola i futuri proletari alla vita militare, per renderli il prossimo esercito da mandare al macello nelle guerre di domani.
  • i lavoratori, i disoccupati e le masse povere, ora sono costretti a pagare il prezzo salatissimo dell’economia di guerra: salari fermi al palo da anni,(Italia unico paese dove i salari sono diminuiti) nel mentre il grande capitale continua a registrare profitti da record; crescita esponenziale della precarietà, dello sfruttamento e del disciplinamento nei luoghi di lavoro; assenza di tutela della salute e della sicurezza con la moltiplicazione di infortuni e di morti sul lavoro; aumento dei prezzi dell’energia e dei generi di prima necessità; smantellamento della sanità, del trasporto e dell’istruzione pubblica; criminalizzazione e repressione degli scioperi e del conflitto sociale.
  • Gli effetti dell’inflazione continuano a colpire i salari di milioni di lavoratori: un’erosione per circa 300 euro mensili ad oggi e un peggioramento costante del potere di acquisto in seno agli operai.

Si rivendicano i seguenti punti

1. TITOLARITÀ DEL S.I COBAS NELLA CONTRATTAZIONE NAZIONALE

2.   CLAUSOLA Dl SALVAGUARDIA ANCHE PER IL PERSONALE VIAGGIANTE

3.  SUPERAMENTO DEFINITIVO DELLA FIGURA DEL SOCIO LAVORATORE ATTUAZIONE Dl UN PROCESSO Dl INTERNALIZZAZI0NE CON IL MANTENIMENTO Dl TUTTI I DIRITTI ACQUISITI.

4.  MAGGIORI GARANZIE PER I LAVORATORI NEI CAMBI APPALTO.

5.  CANCELLAZIONE DEL LIMITE MASSIMO DI 5 SCATTI DI ANZIANITA’

6.  RIDUZIONE ORARIO Dl LAVORO A PARITA’ DI SALARIO: 37 ORE SETTIMANALI PER CHI LAVORA DI GIORNO E 35 CHI LAVORA DI NOTTE.

7.  AUMENTI DI SALARIO DI 300 € A LAVORATORE

8.  AUMENTO DELLA MAGGIORAZIONE PER LAVORO NOTTURNO AL 35 %

9.  ABOLIZIONE 11 QUINQUES E 11 BIS PER IL PERSONALE VIAGGIANTE.

10.  CONTRASTO ALLA PRECARIETA’; STOP USO MASSIVO DELLE AGENZIE INTERINALE

11.  NO AL PACCHETTO SICUREZZA   CROSETTO-NORDIO-PIANTEDOSI CHE REPRIME TUTTE LE LOTTE SOCIALI IN PARTICOLARE I LAVORATORI IN SCIOPERO.

Tutto ciò premesso

 Il SI Cobas invita tutti i lavoratori alla mobilitazione nella giornata di venerdì 18 Ottobre 2024, e lancia per il giorno successivo, sabato 19 Ottobre 2024, una manifestazione nazionale nella città di Roma contro il governo Meloni, governo della guerra e della repressione dei lavoratori. Per queste ragioni, la scrivente Sindacato Intercategoriale Cobas

Con la presente proclama

24 ore di sciopero nazionale in tutte le categorie del comparto privato e pubblico dalle ore 0,00 alle ore 23,59 del 18.10.2024 ivi compreso il primo turno montante/smontante per i c.d. turnisti.

Sono esclusi dalla presente proclamazione di sciopero generale del 18-10-2024 in base al principio della rarefazione oggettiva, i seguenti settori o enti e i bacini.

– Sciopero nazionale riguardante i lavoratori della sanità pubblica e dei settori socio-sanitari e socio assistenziali, proclamato il 2 settembre 2024 dall’O.S CUB Sanità per il giorno 11 ottobre 2024;

– Sciopero Società Tekra S.r.l. degli addetti al servizio di igiene ambientale presso il

– Comune di Siracusa, proclamato il 12 settembre 2024 dall’O.S. UGL per il giorno 17 ottobre 2024;

– Sciopero ATM Trapani proclamato il 5 settembre 2024 dalle Segreterie territoriali delle OO.SS. Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa Cisal e UGL per il giorno 15 ottobre 2024:

– Sciopero nazionale del personale dipendente delle imprese che svolgono attività ferroviarie, proclamato il 10 settembre 2024 dalle Segreterie nazionali delle Organizzazioni sindacali Cub Trasporti e SGB, dalle ore 21.00 del 12 ottobre alle ore 20.59 del 13 ottobre 2024 (dallo sciopero è escluso il personale dipendente di RFI Manutenzione Infrastruttura);

– Scioperi nazionali del personale dipendente di RFI proclamati il 10 settembre 2024 dall’Assemblea Nazionale Lavoratori Manutenzione ANLM e dall’O.S. COBAS per il giorno 9 ottobre 2024;

– Sciopero del personale dipendente di ENAV, in servizio presso il centro Aeroportuale di Palermo, proclamato il 26 giugno 2024 dall’O.S. Fast Confsal AV per il giorno 11 ottobre2024;

-Sciopero nazionale del personale dipendente di ENAV/Technosky proclamato il 5 settembre 2024 dalle OO.SS. Filt Cgil e Uiltrasporti per il giorno 11 ottobre 2024;

– Sciopero del personale dipendente di ENAV, in servizio presso il Centro Aeroportuale di Palermo, proclamato il 10 settembre 2024 dalle OO.SS. Filt Cgil e Viltrasporti per il giorno 11 ottobre 2024

– Sciopero del personale dipendente di ENAV, in servizio presso il Centro Aeroportuale di Olbia, proclamato il 18 luglio 2024 dall’O.S. Fast Confsal per il giorno 27 ottobre 2024;

– Sciopero nazionale dei Piloti della socictà Easyjet proclamato il 17 settembre 2024 dall’O.S. Uiltrasporti per il giorno 27 ottobre 2024.

Per il personale dei vigili del fuoco lo sciopero sarà articolato dalle 8:00 alle 14:00 in conformità all’accordo nazionale.

Chiede

  • AUMENTI DI SALARIO DI 300 PER TUTTE LE CATEGORIE DI LAVORATORI.
  • RITIRO DEL PACCHETTO REPRESSIVO CONTRO I LAVORATORI E LE LOTTE SOCIALI.  
  • IL BLOCCO DELLE SPESE MILITARI E DELL’INVIO DI ARMI IN UCRAINA.
  • LA FINE DELL’OCCUPAZIONE COLONIALE DELLE TERRE PALESTINESI.

Sarà cura della scrivente O.S. inviare, ove necessario, alle parti interessate una diversa articolazione dello sciopero, comprese le modalità di sciopero a ciclo continuo e a turnazione.

Durante lo sciopero generale saranno garantiti i servizi minimi essenziali come da L.146/90 e successive modifiche e integrazioni.

Si rammenta alle istituzioni in indirizzo di garantire il rispetto dell’informazione all’utenza sullo sciopero previsto dall’art.2 comma 6 della legge 146/90 e successive modificazioni.

Milano, 27.09.2024

Il coordinatore nazionale SI Cobas, Aldo Milani

Presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni
Palazzo Chigi Piazza Colonna, 370 – 00186 Roma presidente@pec.governo.it
Ministro degli affari esteri e della cooperazione Internazionale
Antonio Tajani
Piazzale Della Farnesina 1 – 00135 Roma (RM)ministero.affariesteri@cert.esteri.it
Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Marina Elvira Calderone
Via Fornovo,8 – 00182 Roma gabinettoministro@pec.lavoro.gov.it
Ministro per la Pubblica Amministrazione
Paolo Zangrillo
Corso Vittorio Emanuele II, 116
00186 Roma
gabinettoministropa@pec.governo.it
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento Funzione Pubblica protocollo_dfp@mailbox.governo.it
Ministro delle Imprese e del made in Italy
Adolfo Urso
Via Molise, 2- 00187 Roma segr.min@pec.mise.gov.it
Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
Matteo Salvini
Via Nomentana, 2 – 00161 Roma ufficio.gabinetto@pec.mit.gov.it
Ministro della Difesa
Guido Crosetto
Via XX Settembre 123/A – 00187 Roma segreteria.ministro@difesa.it
Ministro dell’Interno
Matteo Piantedosi
Piazza del Viminale 1 – 00184 Roma
gabinetto.ministro@pec.interno.it
Ministro dell’Economia e delle Finanze
Giancarlo Giorgetti
Via XX Settembre, 97 – 00187 Roma ufficiodigabinetto@pec.mef.gov.it
Ministro della Salute
Orazio Schillaci
Lungotevere Ripa 1
00153 Roma spm@postacert.sanita.it
Ministro dell’Istruzione e del Merito
Giuseppe Valditara
Viale Trastevere 76/a
00153 Roma
uffgabinetto@postacert.istruzione.it
Ministro dell’Università e della Ricerca
Anna Maria Bernini
Largo Antonio Ruberti 1
00153 Romadgricerca@pec.mur.gov.it
Ministro degli Affari Regionali
Roberto Calderoli
Via della Stamperia 8
00153 Roma
affariregionali@pec.governo.it  
Ministro per la Protezione civile e le politiche del mare
Sebastiano Musumeci
Via della Stamperia 8
00153 Roma
protezionecivile@pec.governo.it
Presidente della Commissione di Garanzia Legge 146/90 Paola Bellocchi
Piazza del Gesù, 46 – 00186 Roma
segreteria@pec.commissionegaranziasciopero.it
Ministero dei Trasporti
Osservatorio Scioperi Trasporti osservat.sindacale@mit.gov.it

E, p.c. di:
Legacoop, Via Guattani 9– Roma (legacooper@pec.it)
Confindustria, Via dell’Astronomia 30 – Roma (info@confindustria.it)
Assolombarda, Via Pantano 9, Milano (assolombarda@pec.assolombarda.it)
Confetra, Piazza Erculea 9 – Milano (confetra@legalmail.it)
Fedit, Via di Priscilla 101 – Roma (fedit@pec.fedit.it)
Anita, Via Oglio 9 – Roma (anita@anita.it)
Assologistica, Via Cornalia 19 – Milano (assologistica@pcert.postecert.it)
Federmeccanica (federmeccanica@pec.federmeccanica.it)
FAI (segrenazionale@fai.it)
Conftrasporto (ced@conftrasporto.it)
Confcommercio (confcommercio@confcommercio.it)
AGCI (agcinazionale@legalmail.it)
Confcooperative (confcooperative@confcooperative.it)
Federlogistica (segreteria@federlogistica.it)
Stellantis- FCA Italy (fca.italy@pec.fcagroup.com)
 A.I.T.E. (info@aite.it)
A.I.T.I. (segretario@associazionetraslocatori.it)
Assoespressi (info@assoespressi.it)
CNA (cna@cna.it)
Trasportounito (info@trasportounito.org)
FIAP (info@fiapautotrasporti.it)
C.L.A.A.I. (segreteria.generale@unioneartigiani.it)
Assarmatori (segreteria@assarmatori.eu)
Confartigianato Trasporti (confartigianatotrasporti@pec.it)

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