Col nuovo ddl 1660 firma to da Piantedosi e Crosetto e che da lunedì è approdato in discussione nelle aule parlamentari, il governo Meloni torna all’assalto delle agibilità sindacali, politiche e sociali tentando una nuova stretta repressiva a 360 gradi.
Viene introdotto il reato di rivolta in carcere, vengono inasprite le pene nell’ambito di manifestazioni di piazza, si trasforma in reato penale il blocco stradale (quindi in primis i picchetti operai), vengono inasprite ulteriormente le pene per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e, dulcis in fundo, si rende possibile il porto abusivo di armi da parte di agenti e funzionari di pubblica sicurezza.
Come se non bastasse, con un emendamento presentato al ddl sicurezza dal deputato Igor Iezzi, attualmente in discussione in commissione Affari Costituzionali, la Lega propone l’inserimento di una nuova aggravante dei reati contro la pubblica incolumità che sembra tagliata su misura sulla variegata rete di attivisti che da anni protestano contro le grandi opere.
La Lega vuole mandare in carcere chi protesta contro le grandi opere, a partire dal ponte sullo stretto. Un’ulteriore svolta autoritaria e repressiva nei confronti di chi dissente dalle politiche del governo. L’emendamento leghista vuole intimidire la legittima protesta, e se fosse approvato verrebbe previsto il carcere da 4 a 20 anni per chi, anche con atti simbolici, possa anche solo minacciare il blocco di opere infrastrutturali.
Contro quest’ennesima escalation repressiva e liberticida è quantomai necessario e urgente avviare un confronto tra tutte le forze genuinamente di classe, propedeutico a una mobilitazione in tempi brevi!!
Avviamo dei processi unitari a lungo termine! Rispondiamo alla repressione in maniera coesa e colpo su colpo!
Tocca uno, toccano tutti!
SI Cobas
L'articolo [ITALIA] Il Ddl 660 Crosetto-Piantedosi: un nuovo pacchetto repressivo contro i proletari e i movimenti sociali proviene da "TOCCANO UNO TOCCANO TUTTI".