L’aria che tira sui giornali. Ed è subito bufera sullo Spoils System

1 year ago 65

“Meloni pigliatutto” titola a caratteri di scatola La Repubblica, ”Vicenda squallida e maggioranza che pensa solo a occupare le poltrone” fa eco La Stampa riportando la decisione del governo di cambiare subito i vertici di alcune strutture chiave dell’apparato statale. E sono i quotidiani di Gedi che guidano la guerra contro il governo di destra, a fare più baccano sui primi segnali di cambiamenti decisi per le poltrone che contano.


Grida e insulti anche nell’aula di Montecitorio perché l’opposizione non intende farla passar liscia ad un governo che “taglia teste in modo così spregiudicato e repentino”. E il povero lettore che non sa cosa pensare. Il cosidetto Spoils System (traduzione letterale dall’inglese “sistema del bottino”) una norma in vigore negli Stati Uniti dai tempi del Far West, quando lo sceriffo che veniva eletto dal popolo poteva scegliersi i vice sceriffi che voleva, è diventata prassi politica in America a metà dell’Ottocento, per cui i vertici della pubblica amministrazione vengono sostituiti al momento dell’insediamento del nuovo governo. Lo spoils system ha tardato a mettere le radici in Italia. Anche se però, nella democrazia del post ventennio appena sorta nel ’45 in Italia, una simile “prassi” aveva cominciato ad essere, in qualche misura, praticata soprattutto da quando la DC, per mantenere solido il suo potere, aveva bisogno di dare – chi non ricorda i tempi del pentapartito di governo?- qualche contentino clientelare extra anche tra i “posti chiave” della pubblica amministrazione, quelli che avevano il potere di dare la precedenza alla realizzazione di certe opere pubbliche anziché ad altre.


Ma ecco negli anni novanta si decise che era arrivato il momento di mettere ordine in questa non lecita e, a volte, eccessiva commistione tra i poteri della politica e quelli dei big dell’amministrazione pubblica che, nell’esercizio della loro importante funzione, dovevano godere della massima indipendenza. Così presero il via le leggi Bassanini che sicuramente misero un po’ d’ordine nel ginepraio di questi veri e propri conflitti di interesse. Al punto che per legge si prevede, se non riconfermati, la cessazione automantica degli alti dirigenti pubblici al novantesimo giorno dalla nomina del nuovo governo. Così, scaduto il tempo, il burocrate di turno in qualche importante ramo dello Stato non poteva più essere all’improvviso “revocato” da questo o quel governo che si era insediato. Ma passarono gli anni e ci si accorse -siamo agli anni novanta- che nemmeno queste imposizioni avevano raggiunto il loro vero obbiettivo, al punto che toccò alla Corte Costituzionale imporre il “veto” alla sostituzione di uno dirigente statale da parte di questo o quel governo prima che egli avesse concluso i suo mandato. E allora? Adesso a quanto pare si è aperta la stagione dello spoils system targato Meloni, ma come si fa a protestare oggi con la destra quando si è mai fiatato sui bottini della sinistra?

The post L’aria che tira sui giornali. Ed è subito bufera sullo Spoils System appeared first on Primaonline.

Read Entire Article