L’aria che tira sui giornali. Lo scontro “rovente” tra destra e sinistra

1 year ago 75

Non c’è giornale che oggi non descriva il clima rovente, quasi da ultima spiaggia, che sta già caratterizzando il rapporto tra governo e partiti di opposizione. Con testate di destra che inneggiano all’inevitabile scontro contro “i comunisti rossi” del Pd di Elly Schlein, e quelle di sinistra che, in nome dell’antifascismo, vorrebbero che la Meloni cadesse già domani.
E serve a poco che Ezio Mauro su Repubblica tenti di raffreddare il clima sostenendo che bisognerebbe dire “basta all’inventario delle scorie politiche ormai bonificate dalla maestà del voto” , perché è Libero, il quotidiano vicino a Matteo Salvini, a replicare, a tutte lettere, che non vi potrà mai essere dialogo con i “compagni” di una sinistra che rievoca quella del vecchio Pci.

Inutile dire che Giorgia Meloni, da tempo alle prese con una miriade di problemi, avrebbe fatto volentieri a meno di questa guerra. Ma come si fa a tenere a bada ministri che, come Piantedosi e Valditara, si lasciano sfuggire “incaute” battute che, in qualche modo, rievocano, per toni e aggettivi, il vecchio ma non pare del tutto morto “regime”? Con l’aggiunta che – problema anch’esso non da poco- è riesploso il problema degli anarchici e di una Torino, titola La Stampa “sfregiata” con vetrine ridotte in pezzi e poliziotti finiti al pronto soccorso anche a causa, scrive Il Giornale di Berlusconi, di una sinistra- sempre lei tirata in ballo anche se con gli anarchici non ha nulla a che fare – “che vuole tenere alto il clima dello scontro”. E tutto questo mentre la premier intendeva invece instaurare nel paese un clima che consentisse ai Fratelli d’Italia di presentarsi alle elezioni europee del 2024 con “il vestito buono” – altro che sovranisti – di un partito di destra ma con tinte moderate e pronto ad essere accolto con tutti gli onori nel Ppe, l’area di centro che rappresenta a Bruxelles i maggiori partiti europei.

Ed è infinito l’elenco dei problemi che, nel frattempo, la destra si trova a risolvere: da quello dei migranti riesploso con la strage di Cupro, e che non ha alle viste una soluzione, anche se è sceso in campo persino Papa Bergoglio contro gli scafisti, a quello, ancora più grave perché tocca le tasche degli italiani, delle casse ormai semivuote dello Stato che dovrà presto fare i conti anche con una forte impennata dell’inflazione. Per non parlare poi anche dell’autonomia differenziata di comuni e regioni voluta dalla Lega ma che, se attuata, spaccherebbe il paese in due. E altro ancora perché se davvero si arrivasse, come chiede, a gran voce, il guardasigilli Nordio alla separazione delle carriere dei magistrati, allora sì che si scatenerebbe contro Palazzo Chigi – altro che sinistra -una guerra senza esclusione di colpi delle potenti toghe. Insomma un mare a forza 10 che potrebbe essere calmato solo se la premier riuscisse, nella destra come nella sinistra, a cancellare, come ha scritto Ezio Mauro, le “scorie” del passato.

The post L’aria che tira sui giornali. Lo scontro “rovente” tra destra e sinistra appeared first on Primaonline.

Read Entire Article