Ci segnalano i nostri contatti una bufala relativa al “capo del Pentagono ucciso in Ucraina” da un missile ipersonico russo. Abbiamo già visto questo genere di fake news più volte, e si basano su due direttrici della narrazione tossica delle c.d. “fonti russe”, ovvero la guerra ibrida del blocco ex Sovietico portata all’Occidente.
In questo caso si fondono diverse teorie. La prima è la teoria complottistica degli “uomini occidentali”, ovvero la fake news per cui la NATO quotidianamente manderebbe presunti alti ufficiali ed altri uomini importanti per aiutare i “nazisti Ucraini” contro i “buoni russi discendenti di Stalin che sconfisse il nazismo”.
La seconda è la narrazione per cui, nonostante ogni evidenza contraria, la Russia possiderebbe armi fantascientifiche e avveniristiche in grado di annientare l’Occidente “se solo lo volessero”.
Teoria cui fa da contraltare tragicomico la terza, per cui se la vittoria inevitabile non è ancora arrivata è perchè l’Occidente disporrebbe di tecnologie (e non solo) proibite se non esoteriche come vaccini anticovid che trasformano i soldati in “Universal Soldier” senz’anima e invulnerabili alle pallottole, animati da un terrificante odio contro i bolscevichi e i russi che li porta a fare scempio di soldati, stregoni in grado di incantare le armi Ucraine con “La magia Nazigay-ebraica di Hollywood” e altre assurdità.
Ma partiamo con ordine.
La bufala del “capo del Pentagono ucciso in Ucraina” dal missile ipersonico
La prima menzione del “capo del Pentagono ucciso in Ucraina” arriva nella rivista satirica “Real Raw News”, di cui ci siamo occupati più volte, per notizie ispirate alla guerra ibrida come Putin e Trump che trovano i biolab in Ucraina e pieni di Adrenocromo (sostanza che secondo i complottisti le “elite dem pedofile” estraggono dai bambini per diventare immortali), o notizie a sfondo novax.
Al momento il Segretario alla Difesa Austin è in smart working da casa, dove si sta curando per i postumi di una operazione alla prostata dovuta ad un carcinoma riscontratogli in un controllo di routine e aggravato da complicazioni postoperatorie.
Come ogni paziente oncologico saprà, il recupero da una operazione demolitiva con complicazioni può spesso essere sia fisicamente che emotivamente devastante, per cui al suo rientro a casa seguirà una convalescenza con lavoro “a domicilio”
Conclusione
La bufala del “capo del Pentagono ucciso in Ucraina” da un possente missile ipersonico russo è un articolo di satira prontamente adottato dalle c.d. “fonti russe”, ovvero inserito di ufficio nei mezzi con cui la Guerra Ibrida attacca credibilità e informazione dell’Occidente.
Una bufala, ci si consenta, sgradevole anche per i toni usati con un paziente oncologico, fino al compiaciuto uso della “faccina sorridente” per recensire una morte, anche se inventata.
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