Non esiste alcuna fabbrica a Berlino, o in qualsiasi altra parte del mondo, che possa produrre 30.000 bambini all’anno utilizzando uteri artificiali. Inoltre, è completamente infondata l’idea che le famiglie possano ordinare i propri bambini da un laboratorio tedesco secondo i loro desideri. Le affermazioni presentate in questo video non hanno alcun riscontro nella realtà.
La clip della “fabbrica di bambini” è diventata virale a partire dal 2022 e continua a essere riproposto sui social media in diverse versioni, tradotte in varie lingue. In realtà, va precisato che si tratta di una pubblicità promozionale per un “concept” ideato da Hashem Al-Ghaili, un produttore, regista e comunicatore scientifico residente a Berlino. Sebbene il video futuristico possa sembrare autentico, si tratta effettivamente di una rappresentazione fantascientifica. A confermarlo è lo stesso Hashem Al-Ghaili che, in una risposta via e-mail indirizzata all’agenzia di stampa Reuters nel dicembre 2022, ha dichiarato:
Doesn’t exist right now. This is a concept and not a real-life company.
che tradotto in italiano significa:
Attualmente non esiste. Questo è un concetto e non una società reale.
Il video originale, da cui deriva la versione italiana, è intitolato “EctoLife: il primo utero artificiale al mondo”, pubblicato su Youtube, mentre un’altra copia, intitolata “L’impianto di utero artificiale può incubare 30.000 bambini all’anno”, è stata pubblicata sull’account Facebook verificato di Al-Ghaili in data 9 dicembre 2022.
Nella sezione commenti del post Facebook, Al-Ghaili, aggiunge tre collegamenti:
- Il primo rimanda a un articolo del 9 dicembre 2022. Il sito web Scienceandstuff.com, co-fondato da Al-Ghaili, ha la missione dichiarata di “spiegare la scienza di ogni cosa” e di “aiutare i lettori a demistificare il mondo che li circonda”.
- Il collegamento successivo rende disponibile agli utenti diversi file, tra cui il logo EctoLife, immagini, video e un comunicato stampa PDF di tre pagine che riporta la trascrizione letterale del video di EctoLife, seguita da una breve biografia di Al-Ghaili e dai termini di utilizzo del comunicato stampa.
- Il terzo collegamento indirizza a una pagina in cui è presente il video YouTube di EctoLife e contiene anche collegamenti agli account dei social media di Al-Ghaili.
La descrizione contenuta nel comunicato stampa del “creatore del concetto di grembo artificiale EctoLife” recita:
Mancano solo pochi anni alla creazione di una capsula di crescita EctoLife completamente funzionale. Per quanto riguarda altre funzionalità come la tuta tattile, la visualizzazione live VR, la connessione dell’app al pod e il sistema di monitoraggio basato sull’intelligenza artificiale, sono tecnologie standard che già esistono e vengono utilizzate quotidianamente. Quindi sì. In molti sensi, forse, ci siamo quasi. Si tratta semplicemente di unire tutto questo lavoro di ricerca in un’unica invenzione, che è ciò che descrive il mio nuovo concetto.
Chi è Hashem Al-Ghaili?
Hashem, biologo molecolare di professione, sfrutta la sua conoscenza e passione per la scienza per educare il pubblico attraverso i social media e i contenuti video. Titolare della pagina Facebook “Science Nature”, ha attratto decine di milioni di followers, mentre i numerosi video originali che ha prodotto, rinomati per la loro narrazione visiva semplice ma potente, sono stati visualizzati miliardi di volte. Ci risulta che abbia conseguito la laurea presso la Jacobs University di Brema e successivamente ha ottenuto un master in Biologia Molecolare.
Da un’attenta analisi del suo account LinkedIn , emerge però un profilo abbastanza controverso. Al-Ghaili non sembra avere una vasta esperienza lavorativa nella biologia molecolare o in altri ambiti di ricerca biomedica da cui dipenderebbe la realizzazione del suo utero artificiale: ha lavorato per poco meno di un anno e mezzo come assistente di laboratorio presso la Yemen Standardization, Metrology and Quality Control Organization e per alcuni mesi come assistente didattico presso la Jacobs University Bremen in Germania. Tuttavia, ha esperienza nei contenuti video. Prima di diventare un “comunicatore scientifico” freelance nel 2017, afferma il suo profilo LinkedIn, è stato vicepresidente dei contenuti in lingua araba e, successivamente, direttore dei contenuti per Futurism, un canale multimediale con sede a Brooklyn che si concentra sulle scoperte scientifiche e tecnologiche. Insomma, stiamo parlando certamente di un abile comunicatore sui social, ma il profilo da ricercatore scientifico dice un’altra storia.
Analisi del video
Il video tradotto in lingua italiana, oggetto di analisi in questo articolo, presenta una serie di inesatezze e fake news. Analizziamolo punto per punto:
Il laboratorio scientico EctoLife con sede a Berlino ha lanciato la creazione di una fabbrica di bambini, che attraverso la fecondazione in vitro, utero sintetico e capsule di crescita, dovrebbe creare fino a 30.000 bambini all’anno.
Non esiste alcun laboratorio scientifico tedesco in grado di produrre bambini. Berlino è la città dove risiede l’autore del video originale, da cui deriva questa versione tradotta in lingua italiana.
I genitori potranno progettare geneticamente il loro embrione prima di impiantarlo nell’utero artificiale, attraverso lo strumento di creazione genetico Crispy K9 è possibile evitare qualsiasi malattia genetica ereditaria oppure, con una somma di denaro aggiuntiva, selezionare caratteristiche come altezza, tipo di capelli, colore degli occhi o tonalità della pelle.
Crispy K9 è uno strumento che non esiste. Probabilmente si fa riferimento al sistema denominato CRISPR/cas9, una sorta di forbice molecolare in grado di tagliare un DNA bersaglio che può essere programmata per effettuare specifiche modifiche al genoma di una cellula. Questo “correttore genomico” esiste, ma rappresenta ancora una tecnologia innovativa e in continua evoluzione. In ogni caso, la sperimentazione biomedica in questo campo ha come principale obiettivo la cura di malattie genetiche; non è un sistema finalizzato a poter selezionare alcune caratteristiche fenotipiche degli esseri umani, come il colore degli occhi o dei capelli.
Gli uteri artificiali possono anche essere installati nelle case. Secondo Asce May Guylin, ideatore dell’iniziativa, il progetto potrebbe diventare realtà tra 10 anni.
Asce May Guylin risulta essere un personaggio del tutto inventato, quindi non c’è alcun “ideatore dell’iniziativa”. Inoltre, è falsa l’affermazione secondo cui “gli uteri artificiali possono essere installati nelle abitazioni private”. Le singole tecnologie in grado di far funzionare un utero artificiale in teoria già esistono, ma per motivi etici, biologici e legali, i prototipi di utero artificiale per esseri umani sono stati disincentivati nel corso degli anni. Figuriamoci se possano essere autorizzati in ambito domestico.
Conclusione
L’ectogenesi, intesa come la pratica che mira al completo sviluppo dell’essere umano, dalla fecondazione di un ovocita fino alla nascita al di fuori dell’utero materno, in un ambiente artificiale che simula le condizioni di uno sviluppo materno, non è ancora tecnicamente possibile come descritto nel progetto EctoLife. Nonostante alcuni tentativi e ricerche siano stati condotti negli ultimi anni, non si è ancora raggiunto un livello di sviluppo tecnologico tale da rendere effettiva questa pratica. Attualmente, il concetto di utero artificiale esiste solo per aiutare i bambini estremamente prematuri a sopravvivere (attraverso l’utilizzo di incubatrici) e sono stati condotti alcuni test soltanto sugli animali.
Il tema dei bambini su misura e le implicazioni etiche dell’ingegneria genetica sono argomenti che sollevano serie preoccupazioni da decenni. Ad oggi, la maggior parte dei paesi non ha ancora legiferato sulla modificazione genetica nella riproduzione umana. Ad ogni modo, tra quelli che hanno affrontato questa tematica, tutti hanno adottato leggi che ne vietano l’attuazione. Pertanto, appare estremamente improbabile che fra dieci anni sia possibile ordinare dei bambini su misura da un laboratorio.
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