La fake news degli “addetti agli orologi al Quirinale pagati 8000 euro”

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La fake news degli “addetti agli orologi al Quirinale pagati 8000 euro” è una storia di quelle che subisce un eterno ritorno. Ci è stata infatti segnalata una nuova versione di una vecchia bufala, circolante almeno dal 2018.

La fake news degli "addetti agli orologi al Quirinale pagati 8000 euro"

La fake news degli “addetti agli orologi al Quirinale pagati 8000 euro”

Nel rassicurare i condivisori che no, non basta bloccarci per sfuggirci, come vedete leggiamo i vostri tweet benissimo, dobbiamo precisare che si tratta di una fake news.

La fake news degli “addetti agli orologi al Quirinale pagati 8000 euro”

Lo scopo dei “presunti addetti che controllano se vanno gli orologi” non è infatti una operazione così banale, ma il restauro e la preservazione di oggetti di arti ormai unici nel loro genere.

Duecento pezzi provenienti dalle più importanti regge preunitarie dal diciassettesimo secolo ad oggi, che richiedono il lavoro costante di ebanisti, liutai, artigiani e altre professionalità in grado di provvedere alla ricostruzione completa di preziosi componenti meccaniche artigianali non disponibili sul mercato per ovvi motivi.

Già nel 2018 il Quirinale dovette produrre una nota per precisare l’ovvio, ricordando che

Nel caso specifico si tratta non di commessi ma di due maestri orologiai di altissima professionalità, che hanno rispettivamente 58 e 57 anni, quindi ben oltre i 53 anni indicati nella fake news e dovranno attendere ancora diversi anni per la pensione.

Lo stipendio mensile netto è meno della metà di quanto affermato.

Dal 2018 ad oggi la situazione è ulteriormente, con Stefano Valbonesi che ha raggiunto poi quella soglia per la pensione, lasciando Fabrizio Geronimo attualmente custode dei preziosi orologi.

Compito che, come anticipato, lo lascia alle prese col reperimento da fonte artigiana dei preziosissimi ricambi e la manutenzione di manufatti artistici di gran pregio, una cui parte fu esposta nel 2018 in una pubblica mostra per mostrarne l’estremo pregio artistico e le difficoltà nella manutenzione.

Va da sé che meno di 4000 euro mensili per un compito di tale grave rilevanza e solennità diventa un nulla rispetto alle difficoltà tecniche e abilità manuali e professionali richieste per la conservazione e il restauro di artefatti non solo museali, ma ormai unici nel loro genere e con la complicazione aggiunta di dover continuare a funzionare nel tempo.

Conclusione

La fake news degli “addetti agli orologi al Quirinale pagati 8000 euro” è errata sia nel ruolo che nel “presunto stipendio” degli artigiani.

La detta fake news si incunea nel ricco filone dei “presunti sprechi del Quirinale”, una ormai lunga serie di lussi del tutto inventati per offrire l’immagine di una politica decadente e lussuosa incitando il lettore a rivolgersi alla “controinformazione” e all'”antikasta”, da cui l’improprio richiamo ad Amatrice nel testo citato.

Foto di copertina: Manifattura Francese, orologio, lamina d’ottone, intarsiata di madreperla, tartaruga e osso tinto, bronzo dorato, 1750 circa, collezione del Quirinale

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