La Flex chiude un pezzo alla volta ma nessuno se ne importa

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Un'azienda nata nel 1946 a Milano, Telettra, sviluppatasi in tutta Italia. Lo stabilimento di Trieste nato negli anni ‘70 arriverà fino a picchi di quasi 700 occupati, in gran parte donne.

Centro importante del trasporto di segnale su fibra ottica dall'inizio degli anni ‘90, ha iniziato poi il suo declino con la vendita nel 2015 a Flex, azienda che per 9 anni è stata incapace di attirare qualunque cliente significativo né di diversificare la produzione e perdendo alla fine l’unico cliente vero: Nokia.

L'assemblea dei lavoratori di ieri è stata gestita dalle solite sigle sindacali territoriali, quelle che hanno generato il “caso somministrati” cioè il defenestramento di 63 lavoratori mentre al Ministero anche i loro Nazionali cercavano di tenere assieme la compagine di lavoratrici e lavoratori, fissi e somministrati, con gli stessi diritti e pari dignità.

leri in assemblea quelle sigle hanno ripetuto l'iter dei somministrati del 2022: lavoratori di serie A e di serie B, quelli che rimarranno in azienda e quelli che faranno prima contratti di solidarietà e poi CIGS (cassa integrazione straordinaria).

Anticamera della cancellazione di 350 posti di lavoro che tutti si affanno a dire che “sono stati messi in sicurezza” !

Ne parleremo con lavoratrici e lavoratori domani durante il

PRESIDIO / FUNERALE DELLA FLEX
25 OTTOBRE - ORE 16.30
AI CANCELLI DELLA FABBRICA

AI presidio sono invitate le forze politiche locali e nazionali e la stampa TUTTA!

 

Per il Coordinamento Lavoro Privato
USB Federazione di Trieste
Massimiliano Generutti

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