La NASA ha ufficialmente messo la parola fine al progetto VIPER, il rover destinato all’esplorazione del polo sud lunare alla ricerca di acqua e altre risorse preziose. La decisione, presa a malincuore, è stata motivata da superamenti di budget e ritardi nella tabella di marcia.
I costi del progetto sono aumentati di oltre il 30% rispetto a quelli inizialmente previsti: nella formulazione originale la missione sarebbe costata 433,5 milioni di dollari, ma dopo i vari slittamenti i costi complessivi sono saliti prima a 505,4 milioni di dollari e infine a 609,6 milioni di dollari, un aumento del 40% circa. I ritardi sono anche stati causati dal fallimento della missione Peregrine One, lanciata a gennaio 2024. Un rinvio al settembre 2025 avrebbe ulteriormente aggravato la situazione, spingendo la NASA verso la difficile scelta di annullare la missione. Il rover Viper ha un costo di oltre 400 milioni di dollari, e sarà ora pronto per essere ceduto al miglior offerente.
Missioni alternative
La NASA ha annunciato che cercherà metodi alternativi per raggiungere molti degli obiettivi di VIPER e verificare la presenza di ghiaccio al Polo Sud lunare. Ad esempio, un altro lander CLPS porterà sulla Luna il Polar Resources Ice Mining Experiment-1 (PRIME-1), previsto per l’arrivo al Polo Sud entro la fine del 2024. Questo strumento cercherà ghiaccio d’acqua e verificherà la possibilità di utilizzare le risorse lunari in loco. PRIME-1 utilizzerà un trapano e uno spettrometro di massa per misurare il contenuto di elementi volatili nei materiali del sottosuolo. Inoltre, nei prossimi mesi verrà effettuata una mappatura del ghiaccio anche dall’orbita. Ad esempio, il satellite Lunar Trailblazer, previsto a bordo della seconda missione di Intuitive Machines (IM-2), contribuirà a questa mappatura.
Conclusioni
La cancellazione di VIPER rappresenta un duro colpo per il programma Artemis di esplorazione lunare. Il rover avrebbe dovuto mappare la distribuzione del ghiaccio d’acqua al polo sud, una risorsa fondamentale per il sostentamento di future basi lunari e per la produzione di propellenti. Nonostante la delusione, la NASA rassicura sul proprio impegno nel programma Artemis. Nuove missioni e tecnologie sono in fase di sviluppo, con l’obiettivo di raggiungere la Luna entro il 2025 e di stabilire una presenza umana permanente entro il 2030. Se da un lato la perdita di VIPER è un passo indietro, dall’altro rappresenta un’occasione per l’agenzia spaziale di ripensare il proprio approccio all’esplorazione lunare: con un’attenta pianificazione e innovazione tecnologica, potrà sicuramente superare gli ostacoli e raggiungere gli obiettivi.
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