Ci segnalano i nostri contatti una profezia di Lucio Dalla, appropriata ovviamente dai novax. Un lungo testo in cui il compianto artista, tre anni prima della sua morte nel 2012, parla di “giovani geneticamente modificati” dalla società che ci vuole “assuefatti”
Ovviamente il grido dei novax è stato uno solo ed unanime. Sempre lo stesso: “ha stato il vaccino”, con commenti reperibili nelle varie condivisioni che attribuiscono la scomparsa di Dalla ad un complotto dei Poteri Forti per ucciderlo. Perché aveva rivelato qualcosa che non sarebbe esistito prima di undici anni.
In realtà i novax dimostrano una sola cosa: essere la versione negativa di Drax della saga cinematografica dei Guardiani della Galassia, l’alieno muscoloso ma gentile, il “gigante buono” del gruppo che non capisce le metafore e va d’accordo coi bambini di tutte le galassie perché “semplice come un fanciullo”.
La “profezia di Lucio Dalla” appropriata dai novax
Il lungo testo di Dalla si riferiva infatti non al vaccino, ma alla società massificata e in particolar modo alla massificazione della musica e dell’intrattenimento.
Il testo fa riferimento agli show televisivi serali, nuovo “rito televisivo” per i quali, sorprendentemente per un presunto discorso “novax”, il cantautore propone addirittura un vaccino: addormentarsi davanti alla TV e e sognare i propri modelli.
La “Mutazione genetica” è ovviamente una metafora: il giovane viene incoraggiato non più a sognare la musica da ribelle, ma a nutrirsi di programmi precotti e precompilati, e la natura eversiva della gioventù che Dalla aveva descritto nelle sue canzoni si stempera nell’aderire a canali “in ogni senso” precostituiti.
E questo senza bisogno di scomodare il grafene.
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