“La radio rende” non solo come mezzo tattico ma anche strategico

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All’incontro RadioPlus organizzato oggi a Milano (e domani a Roma) da Fcp un concetto è emerso chiaramente: la radio rende.

Amorese e Martellini

Confermate – se mai ce ne fosse stato bisogno – la diffusione di massa, la capacità di adattamento a mezzi e tecnologie e l’attrattività anche sui target giovani, dal gremito convegno al Teatro Manzoni è emersa la straordinaria efficacia sul fronte commerciale e pubblicitario.

Silvestri, Arduini, Pascolo, Bullo, Travaglia, Pastore, Cornelli

“L’unico modello di business della radio è il mercato”, dice Federico Silvestri, presidente Ter e dg Media & Business Gruppo 24 Ore che di fronte all’esigenza di avere dati di ascolto sempre più attenti alle fruizioni digitali, sottolinea che “l’ascolto prevalente resta quello tradizionale. Partendo da questa realtà occorre quindi continuare in un percorso di confronto tra editori e mercato”.

Binaghi

I punti chiave evidenziati da Roberto Binaghi, chairman e ceo di Mindshare Italia, durante l’evento RadioPlus sono:

  • la radio non è solo un mezzo tattico, che conclude il processo delle attività di marketing e commerciali, ma è anche strategico lavorando molto bene anche su piani come awarness, consideration e preference
  • cresce l’ascolto su tutti i device digitali, in particolare smartphome e smart speaker, apparecchi che hanno avvicinato target giovani
  • La radio è fluida e piace trasversalmente a tutte le generazioni
  • I nuovi device hanno cambiato anche le abitudini di ascolto: non più solo i picchi del drive time (mattino e rientro serale) ma fruizione anche in altre fasce orarie
  • I social sono “amici” della radio, sono “amplificatori” della sua diffusione
  • La radio sta diventando protagonista di un processo di produzione audio digitale che ne amplia le potenzialità di diffusione e commerciali e che vanno dal live streaming alla catch up radio, dal podcast programma al podcast contenuto originale

C’è grande euforia attorno al mondo della radio e alla sua capacità di promozione pubblicitaria. L’evento RadioPlus ha messo in luce tutte le qualità e le potenzialità di questo mezzo che comunque ha margini di miglioramento nella percezione di alcuni attori del sistema se, come dice Marco Travaglia, ad di Nestlè, “dall’headquarter internazionale spesso ci arrivano pacchetti pubblicitari preconfezionati dove la radio non è presente”.

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