La Soprintendenza speciale per il PNRR abbatte la selva di pale eoliche in Marmilla.

1 year ago 437

Las Plassas, ruderi del castello giudicale (XII sec.)

La Soprintendenza speciale per il PNRR, organo del Ministero della Cultura, ha emanato il terzo parere istruttorio negativo su altrettanti progetti di centrali eoliche in Marmilla attualmente assoggettati al prescritto procedimento di valutazione d’impatto ambientale (V.I.A.).

Precisamente:

* parere negativo prot. n. 5991 del 19 aprile 2023, relativo al progetto di centrale eolica “Luminu proposto dalla GRV Wind Sardegna s.r.l. in località varie della Marmilla e del Sarcidano,nel paesaggio agrario-archeologico alle pendici della Giara, nei Comuni di Barumini, Escolca, Gergei, Las Plassas, Villanovafranca, Genoni, Gesturi, Nuragus;

* parere negativo prot. n. 14279 del 12 luglio 2023, relativo al progetto di centrale eolica “Marmilla proposto dalla società milanese Engie Trexenta s.r.l. in varie località agricole della Marmilla, nei Comuni di Sardara, Villanovaforru, Sanluri e Furtei;

* parere negativo prot. n. 19409 dell’1 settembre 2023, relativo al progetto di centrale eolica “Serras, proposto dalla società torinese Asja Serra s.r.l. sempre nel paesaggio agricolo della Marmilla, nei Comuni di Sardara, Villanovaforru, Sanluri e Lunamatrona.

Assoluto contrasto con i vincoli ambientali e a tutela dei tanti beni culturali del territorio, a iniziare dalla reggia nuragica di Barumini, appartenente al Patrimonio dell’Umanità sotto l’ègida dell’UNESCO,  e dal Nuraghe Genna Maria di Villanovaforru.

La Soprintendenza speciale per il PNRR deve ancora esprimersi sul progetto “Impianto eolico di Collinas, presentato dalla Sorgenia Renewables s.r.l., comprendente otto torri eoliche  – una delle quali a soli 750 metri dal Nuraghe Genna Maria – (48 MW di potenza complessiva) nei Comuni di Collinas, Villanovaforru, Lunamatrona e Sanluri.

Una parte delle opere rientra addirittura nel demanio civico di Collinas.

Villanovaforru, Nuraghe Genna Maria

Si tratta del quarto progetto di centrale eolica nel paesaggio agricolo e storico-culturale della Marmilla.

In tutto trentasei pale eoliche alte più di 200 metri per una produzione energetica che servirà fondamentalmente ai lucrosi ricavi delle società energetiche.

Il GrIG ha presentato atti di intervento con “osservazioni” in tutti i rispettivi procedimenti di valutazione d’impatto ambientale (V.I.A.), perché un conto è il sacrosanto ricorso alle energie da fonte rinnovabile, tutt’altra cosa è la speculazione energetica e il collegato accaparramento di terreni agricoli (o land grabbing di casa nostra).

centrale eolica

Una delle tante follìe della progettata monocoltura eolica che vorrebbero realizzar in Marmilla è ben rappresentata dalla contiguità che diventa addirittura sovrapposizione dei progetti di centrali eoliche.

Come Cani che si disputano l’unico osso.

Follìa evidenziata dal progetto di centrale eolica “Marmilla proposto dalla società milanese Engie Trexenta s.r.l. e dal progetto di centrale eolica “Serras, proposto dalla società torinese Asja Serra s.r.l.: i due progetti si sovrappongono e ora – dopo aver presentato reciprocamente atti di “osservazioni” in contestazione – hanno provveduto a eliminare complessivamente quattro pale eoliche (due a testa) dai rispettivi progetti, pur non cambiando nulla, in sostanza.

campo di grano

Abbastanza singolare, invece, è la ritrosia a intervenire nei relativi procedimenti di V.I.A. da parte di amministrazioni comunali, comitati locali, proprietari terrieri, singoli cittadini: la forte contrarietà espressa in manifestazioni, petizioni, social network ma non formalmente presente nelle sedi procedimentali dove si decide la compatibilità ambientale o meno di simili progetti finisce per pesare molto di meno di quanto potrebbe.

Ribadiamo ancora una volta la nostra proposta: sarebbe cosa ben diversa se fosse lo Stato a pianificare in base ai reali fabbisogni energetici le aree a mare e a terra dove installare gli impianti eolici e fotovoltaici e, dopo coinvolgimento di Regioni ed Enti locali e svolgimento delle procedure di valutazione ambientale strategica (V.A.S.), mettesse a bando di gara i siti al migliore offerente per realizzazione, gestione e rimozione al termine del ciclo vitale degli impianti di produzione energetica.

Siamo ancora in tempo per cambiare registro.

In meglio, naturalmente.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Oliveto

(foto Sopr. ABAP Cagliari, P.F., E.R., S.D., archivio GrIG)

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