La Stampa si dota di un diversity editor

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Da oggi La Stampa ha un diversity editor. Ad annunciarlo è lo stesso diversity editor, il giornalista Pasquale Quaranta, che spiega come questa sia “una figura nuova nel panorama giornalistico italiano, con l’obiettivo di informare in modo sempre più inclusivo”.

Il Diversity Editor – continua Quaranta – si inserisce nel Dna de La Stampa e si pone in continuità ideale con la sua storia più recente, che ha visto l’istituzione di nuovi ruoli come il Digital Editor, il Web Editor, il Social Media Editor, l’Innovation Editor, il Public Editor. Per raccontare le differenze c’è bisogno di un vocabolario e un tono appropriati. Siamo ancora in una fase di alfabetizzazione, per questo chiediamo il vostro aiuto. Potete scrivermi a p.quaranta@gedivisual.it o inviare una lettera alla mia attenzione presso La Stampa, via Lugaro 15, 10126 Torino.

“Ci occuperemo di persone Lgbtqia+ (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersessuali, asessuali) e di corpi non conformi, di persone con disabilità, di migranti, di terza età e nuove generazioni, di intersezionalità e della rappresentazione di queste realtà nei media. Come Diversity Editor, avrò il compito di sensibilizzare la redazione e il pubblico creando contenuti inclusivi e rappresentativi che riflettano l’ampia gamma di punti di vista ed esperienze in modo accurato e rispettoso. Questa rubrica promuoverà corsi di formazione giornalistica, eventi e iniziative sui temi della diversità e dell’inclusione, in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti, associazioni ed espert* del settore, e stilerà linee guida per evitare errori e pregiudizi”.

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