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Tim sta tornando a crescere in Italia: “e questo porterà ad avere nel secondo trimestre un Ebitda positivo in Italia” ma questo non è sufficiente a causa del debito ‘storico’ del gruppo. A sottolinearlo, in un’intervista a Class Cnbc, l’Ad del gruppo, Pietro Labriola che in generale ha spiegato come sia importante “mantenere un dialogo aperto” con i soci perché “lavoriamo tutti per migliorare la situazione”.
Labriola – riporta Adnkronos – ha ribadito come sia necessario per Tim trovare delle soluzioni che portino a una forte discesa del debito. “Io ho il dovere di cercare di ridurre il livello di debito che appesantisce la nostra operatività. Come ho comunicato al mercato nell’ultima call nel II trimestre torneremo a un ebitda positivo dopo 24 trimestri: la macchina operativa ha ripreso il suo percorso ma questo non è sufficiente perche’ – ha proseguito – siamo gravati da un debito storico che è pesante e che con l’incremento dei tassi di interesse non ci dà modo di esprimere le opzioni industriali e strategiche che potremmo”.
La “riduzione del debito è uno degli elementi fondamentali per ridare lustro a una grande azienda come Tim. E su questo auspico un dialogo tra tutti quanti gli azionisti perché è nell’interesse di tutti ridare a Tim le opportunità strategiche e industriali che merita”, ha concluso Labriola, che ha ribadito anche la necessità di essere “ottimisti” in vista della scadenza del 9 giugno, data entro cui è attesa l’offerta finale per la rete dopo che il cda della società ha ritenuto “non adeguate” quelle presentate da Kkr e dal tandem Cdp-Macquarie lo scorso 4 maggio.
Alla domanda sull’atteggiamento dell’azionista Vivendi, “siamo in una fase delicata ma approfitto per stigmatizzare” alcune ricostruzioni di stampa “perchè sembra che le discussioni in cda siano sintomo di qualcosa che non funziona – ha detto l’Ad – ma nel cda ci sono e ci debbono essere discussioni”.
Per Labriola “l’importante è avere un dialogo e dialogare con tutti gli azionisti, la nostra è una azienda che opera in un contesto complesso indipendentemente dagli azionisti – ha aggiunto – e per questo mantenere la calma e un dialogo aperto penso sia il percorso più corretto: lavoriamo tutti per migliorare la situazione nella nostra azienda e ridare lustro a Tim”.
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