Le alluvioni in Emilia-Romagna non sono state causate dal cloud seeding

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Il 19 settembre 2024 è stato pubblicato su X un video girato di notte che mostra dall’alto alcune vie di una città sommerse dall’acqua. L’autore del post spiega che le attuali inondazioni in Emilia-Romagna sarebbero la conseguenza di «un attacco mirato al nostro territorio», in particolare di «geoingegneria», e non delle forti piogge, dal momento che «non c’è stata una pioggia fuori dal normale».

Dal 17 settembre in Emilia-Romagna c’è l’allerta meteo a causa dei temporali e delle forti piogge che si sono abbattute sulla regione: ad oggi, si sono verificate frane e allagamenti, sono esondati fiumi, e sono state chiuse alcune scuole nonché evacuate oltre mille persone, soprattutto nella provincia di Ravenna, Forlì-Cesena e nel Bolognese. Trenitalia ha anche sospeso alcune linee ferroviarie nella regione.

Il post social allude alla teoria cospirazionista secondo cui le inondazioni sarebbero il risultato della geoingegneria e in particolare del cloud seeding, ovvero l’inseminazione artificiale delle nubi.

Sebbene il video sia reale, il commento dell’autore del post diffonde una notizia falsa. 

Il filmato mostra alcune clip di un filmato più lungo girato la notte del 18 settembre a Faenza, nel quartiere Borgo Cimatti, da Local Team, dove dopo la nuova alluvione il livello raggiunto dall’acqua è molto alto. Come si può notare dalle immagini, specialmente guardando il riflesso della luce dei lampioni sull’acqua che ha invaso la città, la sera del 18 settembre a Faenza stava piovendo.

Come si può infatti controllare sul sito Allerta meteo Emilia-Romagna, che riporta la quantità di pioggia cumulate nelle ultime 48 ore registrata dalla rete pluviometrica e spazializzata sul territorio regionale, dal 17 al 19 di settembre, in varie zone della regione, sono piovuti oltre 300 millimetri di pioggia. Nel programma Radio anch’io di Rai Radio 1, la presidente regionale Irene Priolo ha detto che la quantità di pioggia caduta nelle ultime ore è paragonabile e in alcuni casi superiore a quella delle gravi alluvioni del maggio del 2023. All’epoca, sentito da Facta, il ricercatore dell’Ispra Stefano Mariani, aveva spiegato che quella quantità di pioggia era «un valore importante per una regione come l’Emilia-Romagna, che in un anno vede cadere mediamente circa 888,5 millimetri di pioggia»

Non è vero quindi che a Faenza, dove è stato girato il video, e più in generale in Emilia-Romagna, non si sono verificati fenomeni molti intensi di pioggia.
La teoria cospirazionista sul ruolo del cloud seeding nelle alluvioni e nelle inondazioni è stata tirata in causa anche per le alluvioni dello scorso anno in Emilia-Romagna e per quella a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Il cloud seeding è una tecnica reale che viene utilizzata per stimolare artificialmente la produzione di pioggia, ma nel linguaggio complottista viene spesso confuso con le “scie chimiche”, alludendo a qualche oscuro piano di manipolazione meteorologica. In realtà, il cloud seeding non ha niente a che vedere con le alluvioni: al momento, l’efficienza di questo sistema è piuttosto bassa, e viene generalmente fatta su dei sistemi nuvolosi molto più ristretti, che si estendono per uno o due chilometri al massimo. Le evidenze scientifiche sulla sua efficacia sono piuttosto limitate e sono tuttora oggetto di discussione.

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