Le difese già le hai.

2 years ago 37

Le nostre difese immunitarie sono composte da un gruppo di strutture del nostro organismo.

Già la cute è una difesa immunitaria. Una barriera fisica ma anche chimica, visto che la pelle, le vie respiratorie, il cavo orale e altri organi producono sostanze protettive e persino direttamente antibiotiche, contro le "aggressioni" del mondo esterno. Non potremmo sopravvivere altrimenti. Se poi un'aggressione riuscisse a penetrare queste prime difese ne abbiamo altre, più profonde, che ci proteggono. Gli anticorpi (ne esistono di vari tipi), i leucociti, i linfociti che sono cellule presenti nel sangue e in certi organi, letteralmente "attaccano", distruggono l'agente estraneo. Ma anche altre sostanze chimiche (tipiche dell'infiammazione) che si attivano quando c'è un'aggressione in corso. Il sistema immunitario è una cosa complessa ed efficientissima (quando è  normale) che ci permette di resistere in un mondo che ci attacca continuamente dall'esterno: funghi, batteri, virus, corpi estranei, veleni, tossine, sono tutti agenti potenzialmente mortali ma nel corso dei millenni abbiamo sviluppato le barriere necessarie. Funzionano. 
Quando non funzionano ce ne accorgiamo proprio perché ci ammaliamo. Un sistema immunitario carente fa sviluppare una condizione detta "immunodeficienza", spesso congenita (cioè già presente alla nascita, per esempio per colpa di una malattia genetica) o acquisita (cioè successa dopo, per colpa di una nuova malattia o una nuova situazione). L'immunodeficienza è una malattia e come tale va trattata.

Al contrario, quando il sistema immunitario è "troppo attivo", anche quando non dovrebbe esserlo, siamo sempre in una condizione di malattia ma nel senso opposto: questa immunità attacca non solo gli "aggressori" ma pure noi, le nostre strutture e così esistono le malattie autoimmuni, causate da un "errore" del nostro sistema immunitario. Un esempio su tutti alcune malattie della tiroide.

In maniera semplice ecco descritto il sistema immunitario. Ha senso "migliorarlo"? In realtà c'è poco da migliorare, se funziona va bene così. Sappiamo però che una vita sana, uno stile di vita che evita abitudini dannose, mantiene efficiente il sistema immunitario. Bere alcol lo danneggia, così come fumare o fare una vita sedentaria. Sono abitudini che danneggiano gradualmente proprio quelle "barriere" nei confronti delle aggressioni esterne. Ecco, ha senso mantenerlo attivo, sano, efficiente. Non ha senso, perché proprio non significa nulla, "migliorarlo".

C'è chi pensa che bisogna "rinforzare", sostenere il sistema immunitario. In realtà questa convinzione ci è stata inculcata nei decenni. Le generazioni uscite dalle grandi guerre avevano vissuto un'epoca di stenti, fame, di malnutrizione e carenza di alimenti. In quel caso (il motivo era evidente) servivano i "ricostituenti" (termine che chi ha i capelli bianchi ricorderà sicuramente), ovvero sostanze (vitamine soprattutto) che integravano le varie carenze alimentari causate da anni di guerra e povertà. Poi arrivò il benessere, il consumismo, l'eccesso e il problema diventò quello opposto: non più carenza di alimenti ma eccesso, abbondanza, cattiva alimentazione. Oggi il problema non è il bambino che non può mangiare ma quello che mangia troppo (e non è un problema minore, è un'epidemia). Oggi gli adulti pagano per farsi dire come mangiare bene, si fa la dieta per dimagrire, non per ingrassare. E dire che basterebbe mangiare normalmente. Bene, in maniera equilibrata, sana e il nostro corpo sarebbe in forma (sono io il primo a dirlo a me stesso eh?). Non abbiamo nulla da integrare oggi, al limite da togliere, da disintegrare.

Integratore per "rinforzare le difese immunitarie dei bambini". Contiene sostanze di comune consumo (e facilissimo reperimento) in quantitativi disponibili con una normale alimentazione.

È questo il motivo per il quale l'enorme business degli integratori, tra i più fiorenti al mondo e che ormai è un vero e proprio mercato dell'ipocondria, ha tanto successo. Si vendono prodotti che non servono a niente, che non devono dimostrare di servire e che per legge non possono curare nulla. Però sono comprati da tantissime persone. Si è creata la falsa convinzione che certe sostanze, utili alla nostra vita, esistano solo in forma di pillole e sciroppi, compresse o bustine. Le vitamine sono contenute negli alimenti, è lì che nascono e quasi sempre in quelli più comuni (e non è un caso). Frutta, verdura, legumi, pesce, olio. Sono alimenti quotidiani che ci assicurano il normale apporto di vitamine e di sostanze fondamentali alla vita. Le medicine si danno ai malati (ma va?). Questo equivoco mi ricorda quello che mi diceva un'amica: suo figlio era convinto che le tigri vivessero negli zoo e non che fossero animali liberi, rinchiusi negli zoo per il piacere umano (non certo loro). Le vitamine sono sostanze che si assumono alimentandosi, non comprandole in farmacia.


A chi possono servire gli integratori? Semplice: a chi ha carenze di vario tipo, in caso contrario non servono a niente, costano e possono avere pure qualche rischio.

Malattie, periodi particolari della vita (gravidanza, anzianità, convalescenza, puerperio, post operatorio...), difficoltà ad alimentarsi correttamente, allergie reali ad alimenti fondamentali, attività fisica importante. Poche condizioni quindi. In linea generale gli integratori servono solo a fare guadagnare chi li produce. Il primo modo per mantenere attivo (non "migliorare", non "stimolare" ma mantenere normale) il nostro sistema immunitario è curare lo stile di vita. Fine. Il resto sono speculazioni per creare una discussione su un argomento che non ne avrebbe bisogno. Gli integratori vitaminici non hanno praticamente nessun ruolo nel prevenire o ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, tumorali o la mortalità, sono una spesa inutile.

Chi mi segue sa infatti che da sempre mi batto per fare capire una cosa ovvia. E il fatto che, nonostante tutto, alcuni non la capiscano significa che in fondo siamo fatti per farci fregare. Integrare significa aggiungere qualcosa quando c'è carenza. Se manca acqua aumento, integro l'apporto di acqua, berrò di più. Se mancasse ferro al mio organismo perché ho una malattia o una condizione che causa questa mancanza (chiamata anemia sideropenica) cercherò di integrarlo, ne mangerò di più. Semplice. Ovvio. Com'è ovvio che per avere un adeguato apporto di nutrienti serva semplicemente alimentarsi normalmente. Frutta, verdura, acqua, proteine, carboidrati, grassi. In giusto equilibrio, variando, limitando al massimo le cattive abitudini. Fine. Eppure questo concetto è difficile da far digerire. Vogliamo la pillola miracolosa, quella che ci fa "stare meglio" perché, anche se stiamo bene, vogliamo stare meglio.

Pillole, bustine e beveroni sarebbero da riservare ai malati ("Che sta male in salute, che è colpito da malattia; ammalato, infermo"). L'integrazione di vitamine farmacologica è fondamentalmente senza rischi seri. In rari casi è possibile un'intossicazione (un vero avvelenamento, anche letale, come può avvenire con l'eccesso di vit. D o con la A) dovuta a eccessivo consumo. Per questo motivo gli integratori sono un mercato florido per industrie serie e ciarlatani. Di moda negli ambienti alternativi sono un vantaggio solo per chi le vende. E se proprio volessimo prendere alla lettera la possibilità di "rinforzare il sistema immunitario" esiste un solo modo al mondo per farlo: vaccinarsi. Ma chissà perché gli amanti dell'"alternativo" fuggono dai vaccini e comprano bustine inutili.

Ci siamo innamorati (ci hanno fatto innamorare rendendoli fondamentali, necessari) degli integratori. Che sono quei prodotti che non sono medicinali, non possono avere effetti curativi, non devono essere sottoposti a studi scientifici per dimostrare che funzionano ma sono vendutissimi, ricercati, comprati con ingordigia. Ci sono integratori per tutti i gusti e nella stagione invernale ecco che tra i più venduti ci sono quelli per i bambini. Per aiutarne la crescita, per rinforzare le difese immunitarie, per proteggerli dal raffreddore. Hanno una caratteristica in comune: non servono a niente (e costano tantissimo). Il problema è che spesso queste sostanze sono prescritte da medici. Vuoi per ignoranza, a volte per accontentare genitori ansiosi, a volte perché si vuole favorire un produttore, per tanti motivi. Non è difficile capire la loro inutilità. Se avessimo un sistema immunitario carente saremmo malati. Il nostro sistema immunitario non deve essere rinforzato (abbiamo visto che quando il sistema immunitario lavora troppo si è malati), deve semplicemente funzionare bene e questo succede se si vive normalmente, in maniera sana. Mi ha scritto un lettore che chiedeva l'utilità di un integratore (per "rinforzare le difese immunitarie del figlio") prescritto dal pediatra, che contiene un quantitativo di vitamina D inferiore (meno della metà!) a quello di un uovo o di 100 grammi di pesce comune e un contenuto di vit. C simile a quello di un kiwi. Con il pesce o il Kiwi, oltre alla vitamina utile, assumi anche altre sostanze, sali minerali, proteine, altre vitamine. L'esposizione al Sole è un modo semplice, gratuito e persino piacevole di produzione endogena di vitamina D che così può svolgere egregiamente il suo compito di sostegno delle difese immunitarie e alla salute generale.

Non c'è confronto e non c'è bisogno, per un bambino sano che conduce una vita normale, di nessuna integrazione. Ma allora perché il pediatra ha prescritto quell'integratore? Io glielo chiederei ma prima devo raccontarvi dell'altro pediatra che ha prescritto alle mie nipotine, gemelline, l'Oscillococcinum, cuore di anatra omeopatico che contiene solo zucchero, niente altro.
Non sapeva che le gemelline sono le nipoti di MedBunker. 😏

Con questo articolo ne approfitto per augurarvi buone feste. Godetevele.

Alla prossima.
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