Lorenzo Casini contro Luigi De Siervo. Alcuni club che remano contro altri. Fino all’ultimo, prima della assemblea della Lega Calcio prevista per oggi (13 marzo), sono circolate le voci riguardanti i dissidi interni, formali e sostanziali nella principale realtà del mondo del calcio nazionale. E non più riguardanti solo le tensioni tra il presidente Casini e l’ad De Siervo, teoricamente ‘pacificate’ nella riunione di consiglio di venerdì scorso, ma anche tra altre componenti associative e interessi rappresentati.
La riunione di Lega di oggi a Milano, comunque, qualcosa ha prodotto. In primis, la notizia che già da quest’anno la finale della Supercoppa si terrà in Arabia e con un nuovo format a quattro, come richiesto dal committente, sulla falsariga di quanto succede con la coppa spagnola. Più partite e più soldi per un mondo del calcio in difficoltà economiche sempre più palesi. E sempre più disunito.
Fondi e algoritmi
Il presidente della Lega, Lorenzo Casini ha illustrato ai club le proposte in materia di finanziamenti, con varie ipotesi che contemplano, a scalare, un diverso grado di coinvolgimento dei Fondi e la eventuale nascita di una media company (con concorso dei finanziatori nella proprietà e nella gestione).
Le squadre si sono prese tempo per analizzarle e decidere. In totale le offerte sono sette, due pervenute negli ultimi giorni, e contemplano varie opzioni. Casini, inoltre, ha detto che sui meccanismi di suddivisione dei diritti tv è stato confermato l’algoritmo che ha già funzionato l’anno scorso.
Iervolino: “Assemblea all’insegna di frizioni e fratture. Diritti e gestione? Forse meglio affidarci a degli specialisti”
Della possibilità che la Lega Calcio potesse essere interessata all’acquisto di Sky, come hanno pure sostenuto fonti d’informazione di una certa affidabilità, non si è parlato quasi per niente. “Al momento non c’è nulla di concreto, è forse il desiderata di qualcuno” hanno glissato dalla Lega.
“E’ una bufala” ha chiosato, invece, parlando con i giornalisti fuori dalla sede della Lega, al momento di lasciare la riunione (stasera la sua squadra gioca a San Siro contro il Milan) il presidente della Salernitana. A Danilo Iervolino la uscito un po’ accigliato dopo l’incontro istituzionale con gli altri rappresentanti dei club della massima serie, sentire citare la ‘bufala’ ha fatto tornare un po’ di buonumore e un po’ di disponibilità a raccontare qualcosa di quanto avvenuto nella rinuione.
A tenere banco è stata, secondo il presidente della Salernitana, la “rissosità” dei vari presidenti, i “conflitti tra grandi e piccole” con “frizioni e fratture” difficili da sanare.
Iervolino ha stigmatizzato le difficoltà dell’assemblea a produrre risultati concreti. “C’è da fare tanto per avere una linea più efficace in tema di diritti tv. Serve un metodo…” ha continuato l’imprenditore. “Anche sui fondi – ha continuato – la vediamo tutti in maniera diversa. Io sono favorevole ad aprire a degli specialisti, visto che da soli non siamo capaci – ha concluso – forse sarebbe meglio affidarci a qualcuno in grado di creare valore per noi e per loro”.
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