Uno sciopero che avremmo volentieri evitato, sia per i cittadini che saranno costretti a spostarsi con mezzi di fortuna, sia per i lavoratori che perderanno nuovamente una giornata di stipendio; una ennesima penalizzazione salariale dalla quale, a fronte delle motivazioni messe in campo da USB lavoro privato, nessuno si tirerà indietro aderendo in massa per protestare contro una azienda che nel segno del profitto è disposta ad aggirare ogni tipo di normativa.
Gli addetti al settore tornano a rivendicare un adeguato aumento salarialee migliori condizioni di lavoro.
Da anni pressati pesantemente con turni sempre più massacranti e condizioni normative illegali, con lo scopo aziendale di imporre sempre una maggiore produttività, si sono visti proporre un premio di produzione pari ad un caffè al giorno; hanno visto sfumare ogni sorta di diritto acquisito, percorrenze delle linee sempre più compresse con grave riduzione dei livelli di sicurezza del servizio e del lavoro nonché della salute dei lavoratori e la sottrazione dei bagni ai capolinea.
In questo contesto la politica sembra non sapere dove mettere le mani per gestire un servizio pubblico essenziale come il Trasporto Pubblico Locale; si continua a paventare nuove gare d’appalto nella consapevolezza che queste si dimostreranno un ennesimo aggravio alle condizioni salariali, dei carichi di lavoro e del servizio reso ai cittadini.
Nella giornata di sciopero del 28 ottobre, appuntamento alle 16,00 in Piazza Italia alla sede della Regione Umbria per dare vita ad un presidio che ribadisca:
NO alle gare d’appalto nei servizi pubblici,
giù le mani dai soldi dei cittadini,
i servizi vanno riaffidati all’azienda pubblica regionale.
Più salario, dignità e sicurezza per i lavoratori
USB Lavoro Privato, Federazione Regionale Umbria