Venerdì 3 febbraio, a seguito delle assemblee dei lavoratori aeroportuali delle società di handling di Malpensa svolte in settimana, abbiamo indetto un’assemblea generale dei lavoratori di Airport Handling dalle ore 10 alle ore 12 e abbiamo aderito al presidio indetto da Cgil, Cisl, Uil, Ugl che continuano imperterriti a non voler confrontarsi con USB (sindacato più rappresentativo in Airport Handling) e le altre organizzazioni sindacali sulle iniziative da intraprendere, così come invece chiedono i lavoratori e le lavoratrici, vista l’importanza della vertenza.
Durante il vivace presidio in aerostazione, tutti i rappresentanti sindacali di tutte le organizzazioni presenti e una nutrita delegazione di lavoratori e lavoratrici sono stati ricevuti da AGS Handling, che ha aperto ad una trattativa che per noi è viziata dalla non volontà di sottoscrivere la clausola sociale di sito, se non prima di un accordo per la clausola sociale di Easy Jet.
Riteniamo irricevibile quanto proposto, visto che il 25 gennaio, dopo una intera giornata di serrato confronto presso gli uffici di ENAC tra tutte le società di handling presenti a Malpensa e tutte le organizzazioni sindacali, arrivati in tarda serata ad una definizione condivisa di protocollo di clausola sociale di sito che conteneva le richieste sindacali, AGS Handling ha dichiarato che avrebbe sottoscritto la clausola di sito solo ed esclusivamente con decorrenza dal 01/04/2023.
Il Presidio è proseguito fino alle 12:15 circa, quando è arrivata la notizia di convocazione per la giornata dell’8 febbraio 2023 da parte della Prefettura di Varese, con tutte le parti coinvolte.
Alle porte della più grande clausola sociale di Malpensa, coinvolta la compagnia Easy Jet che cuba il 25% del fatturato di Airport Handling e che vede coinvolti centinaia di lavoratori che dovranno passare da Airport Handling ad AGS Handling dal 01/03/2023, in un contesto dove la liberalizzazione del mercato senza regole ha devastato l’intero settore, con il CCNL di riferimento scaduto da oltre 5 anni e mezzo, l’inflazione e il carovita che stritolano i lavoratori e le loro famiglie, AGS Handling vuole accaparrarsi il mercato sulla pelle dei lavoratori.
Il gioco è sempre lo stesso, alle compagnie vengono fatte offerte al ribasso, da scaricare sui lavoratori e le lavoratrici, l’altra faccia della medaglia è che le aziende di handling anche in presenza di centinaia di lavoratori somministrati che sono assolutamente da tutelare, scaricano il costo del lavoro più alto e tengono in pancia quello più basso e precario. In ogni caso, i lavoratori e le lavoratrici perdono salario, diritti e dignità.
Come nella vertenza del 01/08/2017, guarda caso sempre coinvolta AGS Handling, ci mobiliteremo e non ci fermeremo fino a quando non saranno tutelati tutti i lavoratori.
Se non ci saranno risvolti positivi nell’incontro dell’8 febbraio 2023 con la Prefettura di Varese e AGS H., riprenderà subito la mobilitazione.
Unione Sindacale di Base – Lavoro Privato