Marco era nel bosco a cercare castagne ed è stato ucciso.

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“incidente” di caccia

Marco Gentili ha 68 anni, da poco è in pensione dopo una vita lavorativa da infermiere.

Ha due figli ed è stato volontario della C.R.I.

La mattina del 16 ottobre 2024 è con un amico, proprietario di un bosco, a cercar castagne, sull’Appennino Emiliano, a Leguigno di Casina (RE), a breve distanza da casa.

Cinghiali (Sus scrofa)

C’è una battuta di caccia al Cinghiale in zona.

Tre colpi di fucile, Marco viene colpito chiede soccorso e muore dissanguato in pochi istanti.

La stagione venatoria è appena iniziata, migliaia di altri animali uccisi e feriti, ma anche morti e feriti umani.

cartello “attenzione – caccia al cinghiale”

In un mese già cinque morti e diversi feriti.

Ogni stagione di caccia, oltre a milioni di altri animali, esemplari di fauna selvatica, uccisi e feriti, ci sono anche numerose vittime umane.

Nel totale silenzio di istituzioni e classe politica, tant’è che non esistono nemmeno statistiche ufficiali, visto che non si deve sapere.

Questo il risultato della stagione venatoria regolare 2023-2024.

Secondo i dati raccolti come di consueto dall’Associazione Vittime della Cacci a (A.V.C.), nel corso della stagione venatoria 2023-2024 vi sono stati 12 morti e 56 feriti.

Il più alto numero di vittime si è registrato in Toscana (10), seguono Calabria (6), Sardegna, Campania e Veneto (4).

Fra i non cacciatori le vittime sono state complessivamente 28, di cui 6 morti e 22 feriti (dei quali 7 minori).

Fra i cacciatori, le vittime sono state complessivamente 40, di cui 6 morti e 34 feriti.

Visto che le associazioni venatorie se ne fregano altamente del problema, derubricato sistematicamente a ineluttabili incidenti, Governo e Parlamento dovrebbero riflettere seriamente su questi tragici dati, tuttavia non si vede all’orizzonte alcuna iniziativa di alcun genere sul versante della sicurezza pubblica, ma soltanto le consuete ottuse iniziative legislative per l’ampliamento della caccia in ogni direzione.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG

da Il Resto del Carlino, 16 ottobre 2024

Marco Gentili ucciso nei boschi: sequestrati tutti i fucili. Si cerca l’autore del colpo fatale.

Tragedia a Leguigno di Casina, nell’Appennino Reggiano. La vittima aveva 68 anni ed era andato in pensione da poco: stava cercando castagne assieme a un amico.

Reggio Emilia, 16 ottobre 2024 – Aveva 68 anni, Marco Gentili, ed era andato in pensione da poco dopo una vita spesa al servizio degli altri come infermiere dell’Ausl. Stamattina era nel bosco a cercare castagne ed è stato ucciso da un proiettile che l’ha raggiunto all’inguine: è morto dissanguato nel giro di pochi istanti. La tragedia è avvenuta a Leguigno di Casina, nell’Appennino Reggiano intorno alle 9 del mattino. Nella zona, precisamente nella frazione di Trezzara, è presente una riserva di caccia dove proprio stamattina era in corso una regolare battuta di caccia al cinghiale segnalata dai cartelli. Sono tre i colpi sparati dai cacciatori e si sta indagando per capire chi può avere esploso il colpo che ha colpito e ucciso Gentili. La maggior parte dei cacciatori è della stessa zona.

Indagini sulla ricostruzione della tragedia

Da ricostruire se il cacciatore abbia sparato mancando l’ungulato e poi il proiettile sia finito accidentalmente nel bosco oppure se abbia scambiato la vittima per un animale a causa della fitta nebbia che gravava sul bosco. Nella zona, precisamente nella frazione di Trezzara, è presente una riserva di caccia dove stamattina era in corso una regolare battuta di caccia al cinghiale segnalata, come da normativa, dai cartelli.

Sequestrati i fucili, nessun fermo

I militari hanno sequestrato i fucili dei cacciatori che hanno partecipato alla battuta di caccia: sotto indagine anche le corrispondenti pallottole per avere un riscontro con il proiettile fatale. Nessuno al momento è in stato di fermo anche perché, almeno per il momento, la Procura di Reggio Emilia che ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo non ravvisa la sussistenza delle esigenze cautelari

incidente di caccia

Diversi cacciatore interrogati

Sono tre i colpi di fucile che sono stati esplosi nel momento della tragedia che è costata la vita di Marco Gentili. Vari partecipanti alla battuta di caccia sono stati interrogati dai carabinieri che hanno indagando per ricostruire cosa sia accaduto. Quasi tutti i partecipanti alla battuta di caccia sono della stessa zona della vittima.

Il decesso davanti all’amico

Marco Gentili è morto davanti all’amico con il quale era andato a cercare castagne: nonostante sia stato dato subito l’allarme, i soccorritori non hanno potuto nulla per salvargli la vita.

Il colpo all’inguine e il grido d’aiuto

Marco Gentili è stato ucciso dal colpo sparato da uno dei cacciatori: il proiettile lo ha raggiunto all’inguine, recidendo un arteria vitale. L’amico che era con lui lo ha sentito gridare: “Aiuto!”. Percorsi pochi passi, Gentili si è accasciato al suolo già privo di vita.

incidente di caccia

La battuta di caccia

Una ventina di cacciatori, la maggior parte dei quali del posto, è uscita questa mattina per una battuta di caccia al cinghiale. Oggi è mercoledì, uno dei giorni in cui è previsto l’abbattimento degli ungulati. La tragedia è avvenuta intorno alle 9.

Nei boschi a cercare castagne

Questa mattina Marco Gentili era andato a cercare castagne con un amico, proprietario del bosco dove stavano camminando. Nella zona, soprattutto nelle prime ore della giornata, gravava una fitta nebbia. In un terreno vicino si stava svolgendo una battuta di caccia.

Chi era Marco Gentili

Ex infermiere che aveva lavorato anche al Sert, Marco Gentili – ucciso stamattina da un colpo di fucile che l’ha raggiunto nei boschi reggiani – era molto noto e apprezzato a Leguigno di Casina, sull’Appennino. Era stato anche volontario della Croce Rossa. “Una persona sempre disponibile”, così lo descrivono i suoi compaesani. Lascia due figli: dopo la separazione, Gentili viveva solo nella piccola frazione di Leguigno.

Capriolo ucciso, a terra

(foto da mailing list ambientaliste, L.A.C., S.D., archivio GrIG)

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