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Messaggerie Italiane, holding a capo del gruppo editoriale GeMS, e di EmmeLlibri, ridisegna i suoi vertici, scegliendo Stefano Mauri come nuovo presidente.
La nomina è arrivata all’unanimità, spiega una nota del gruppo, dopo il Cda e l’assemblea che si sono svolti il 17 aprile.
Stefano Mauri – già vice presidente vicario e consigliere delegato – prende il posto dello zio, Achille, scomparso lo scorso gennaio.
Ottieri amministratore delegato
Insieme a lui, Alberto Ottieri è stato nominato vicepresidente vicario e amministratore delegato, mentre per Roberto Miglio è arrivata la conferma a consigliere delegato e direttore generale. In cda anche Sebastiano Mauri, figlio del presidente scomparso. “La nuova composizione del consiglio segna il compimento del terzo passaggio generazionale nella holding”, rileva la nota.
Tutti i componenti del Cda
Insieme a Stefano Mauri, Ottieri, Miglio e Sebastiano Mauri, in Cda siedono anche Livia Amidani Aliberti, Alessandro Baldeschi, Giuseppe Caprotti, Sandro Catani, Marco Costaguta, Maria Pace Ottieri – Lorenzo Mauri – Santiago Mauri, Lucrezia Reichlin, Marco Tarò, Antonio Zanuso e Umberto Zanuso
I due rami della holding
Messaggerie Italiane nel 2022 ha registrato circa 660 milioni di euro di ricavi. Tra i principali gruppi italiani del settore librario, la holding si compone di due diverse attività: GeMS, Gruppo editoriale Mauri Spagnol, e Emmelibri – Gruppo Messaggerie.
La prima rappresenta il secondo gruppo editoriale librario in Italia. Guidata da Stefano Mauri (presidente e ad) e Marco Tarò (ad e direttore generale), il gruppo controlla 11 case editrici (Longanesi, Salani, Garzanti, TEA, Guanda, Bollati Boringhieri, Nord, Newton Compton, Vallardi, La Coccinella, Chiarelettere).
La seconda, guidata da Alberto Ottieri (presidente e ad), con Claudio Saporiti, consigliere delegato e direttore generale, è la principale piattaforma di distribuzione e commercio del libro in Italia.
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