La nostra organizzazione è stata convocata mercoledì 18 gennaio al confronto voluto dal ministro Adolfo Urso in merito all'andamento complessivo del settore Metalmeccanico. Un incontro importante in cui USB è stata protagonista e ha potuto rappresentare il quadro complessivo del settore e affrontare le tematiche generali sulle vertenze aperte nell’ambito di automotive, siderurgia ed elettrodomestico.
Per USB le vertenze aperte, alcune storiche, sono la rappresentazione di un quadro in cui l'assenza di una forte regia del pubblico ha permesso il depauperamento del quadro industriale del nostro paese spogliato ormai della capacità di definire la strategia industriale sul quadro del fabbisogno.
Abbiamo sollecitato il ministro a riflettere su come oggi, grandi opportunità come la transizione ecologica e digitale, nelle sole mani di multinazionali e soggetti privati rischino di trasformarsi in un'ecatombe industriale ed occupazionale.
Al ministro si è richiesto inoltre di definire un metodo di lavoro, con la garanzia di un tavolo permanente sul settore: un percorso così complesso può essere gestito solo attraverso la trasparenza ed il confronto continuo, non è più accettabile l'inseguimento delle emergenze ed i tavoli una-tantum convocati solo quando ormai c'è da gestire la desertificazione industriale del paese.
Per USB questo settore e le sue debolezze attuali possono essere affrontate solo riaffermando il ruolo pubblico: abbiamo posto il tema delle nazionalizzazioni dei settori strategici, la necessità del controllo sociale degli investimenti, il ruolo chiave che lo Stato deve assumere nei confronti di vertenze della siderurgia come Acciaierie d'Italia, JSW Piombino o nell’automotive, pensando all'alzata di bandiera bianca da parte di questo Paese nei confronti di Stellantis.
USB Lavoro Privato – Industria
Sasha Colautti