La morte di Carl Weathers è stata annunciata come un fulmine a ciel sereno nella tarda serata del due febbraio, ora italiana, ma è in realtà avvenuta un giorno prima, il primo febbraio.
Weathers si è spento nella sua casa, all’età di 76 anni, circondato dall’affetto dei suoi cari. Morto serenamente nel sonno, non aveva mai lasciato la recitazione fino alla fine, ma la recitazione non era l’unica delle sue passioni
Morto Carl Weathers: atleta, attore noto per il ruolo di Apollo Creed
Carl Weathers nasce figlio di un cottimante nell 1948, e come molti giovani di belle speranze ma poveri mezzi, potè proseguire gli studi grazie ad una borsa di studio per meriti sportivi.
Infatti Weathers sarà per tutta la sua vita un grande atleta, promessa del football e abile nella boxe, nelle arti marziali, nel wrestling, nel calcio e come ginnasta. Sarà giocatore professionista di football fino al 1974, anno in cui si ritirerà per dedicarsi alla seconda delle sue grandi passioni: la recitazione.
Già durante la sua carriera atletica era stato tentato dal genio di Tespi recitando come comparsa, per poi avere umili ma esplosivi esordi in film di “blaxpoitation” (film di genere a basso costo creati da registi di colore per persone di colore) per poi scalare tutti gradi della gavetta.
All’inizio fece comparse in famosi sceneggiati dell’epoca come “Good Times” e “Starsky ed Hutch”, sempre nel ruolo della “comparsa della settimana”, per poi raggiungere la celebrità col ruolo di Apollo Creed in Rocky.
Fu uno scherzo del destino e della sua specchiata integrità a portarlo alla fama: durante il provino rimbeccò aspramente Stallone, il protagonista, accusandolo di aver sbagliato la scena e rovinato la sua performance.
Laddove la carriera di chiunque altro sarebbe finita lì, Stallone approvò l’onestà e la battuta pronta di Weathers ritenendo che il “vero” Apollo Creed si sarebbe esattamente comportato in quel modo, essendo descritto nella saga come un grande campione sfidato dalla “nullità” Rocky che poi ne diventerà acerrimo rivale e infine grande amico pronto a “beccare” Rocky non più per deriderlo ma per stimolarlo a ritrovare dentro di sé la grandezza ogni volta che si allontana.
L’abilità sportiva di Weathers fu tale che la parte di Rocky II in cui Balboa è costretto a cambiare stile di lotta a causa delle ferite riportate dopo il primo incontro con Creed era parzialmente biografica: Weathers non aveva danneggiato l’occhio di Stallone come Creed con Balboa, ma ne aveva lacerato i pettorali e Stallone riferirà che se non fosse stato per le protezioni probabilmente avrebbe perso diversi denti.
E Weathers fu per quattro film un grande Apollo Creed, per poi passare al genere azione con Forza 10 da Navarone (1978), Predator (1987), Action Jackson (1988) e Hurricane Smith (1992), interpretando eroi spesso scanzonati e vitriolici ma carichi di carisma e coraggio.
Reciterà in diverse sitcom e serial televisivi, compresa una apparizione in “Arrested Development – Ti presento i miei” come una divertente parodia di se stesso come un attore ormai spompo e dimenticato: cosa che non accadde nella vita, che lo porterà a recitare tra i personaggi principali della recente serie “The Mandalorian” (2019 – corrente).
Si è spento così sereno, tra l’affetto di coloro che amava, facendo ciò che amava.
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