Diverse centinaia di disoccupati sono in corteo fino a San Giacomo per rivendicare lo sblocco dei progetti per i disoccupati.
Ritardi, rinvii, non possono più esserci: lotta dura, senza paura!
24 settembre,
Movimento disoccupati “7 Novembre”
“Cantiere 167” Scampia
SCETATEV RO SUONN
Domani h 12 saremo a Roma a Piazza Capranica con una nostra delegazione per una conferenza contro il DDL1660 approvato alla Camera e adesso passerà al Senato.
Da anni, governi di finta sinistra e di destra, portano avanti pacchetti sicurezza che servono solo a reprimere.
Mentre la nostra sicurezza dovrebbe essere il lavoro, il salario, la casa, la salute e quartieri vivibili.
Mentre fanno la Guerra per i loro Profitti provano a reprimere le lotte qui in Italia, le lotte per la casa, il lavoro, il salario/reddito, la salute e l’ambiente.
– Il blocco stradale e quindi gli scioperi diventano reato penale con condanne fino a 2 anni di carcere;
– le proteste in carcere o nei Cpr possono essere punite col carcere fino a 20 anni;
– idem per chi protesta contro le grandi opere;
– Anche la “propaganda” delle lotte è punibile fino a 6 anni, essendo considerata “terrorismo della parola”;
– carcere fino a 7 anni per chi occupa una casa sfitta o solidarizza con le occupazioni;
– Fino a 15 anni per resistenza attiva
– Fino a 4 anni per resistenza passiva (nuovo reato, ribattezzato “anti-Ghandi”)
– Facoltà per forze dell’ordine di detenere una seconda arma personale al di fuori di quella di ordinanza e al di fuori del servizio.
– Carcere immediato anche per le madri incinte o con figli di età inferiore a un anno
– Dulcis in fundo, si vieta agli immigrati senza permesso di soggiorno finanche l’uso del cellulare, vincolando l’acquisto della SIM al possesso del permesso.
Un attacco a manifestare, scioperare, contestare e mettere in discussione un sistema organizzato ad uso e consumo dei profitti di pochi privilegiati, che non desiderano essere disturbati mentre devastano e saccheggiano tutto e tutti.
Domani andrei al PRESIDIO-CONFERENZA STAMPA
ore 12,00 a Piazza Capranica – ROMA
19 settembre,
Rete Liberi di lottare
LA GENTE COME NOI NON MOLLA MAI
Oggi le strade della città sono state attraversate dalle centinaia di donne e uomini organizzati nelle platee dei disoccupati di lunga durata per ribadire è stata la lotta e la mobilitazione a determinare i percorsi e gli impegni che le istituzioni si sono assunte.
Una grande ed attiva partecipazione che dimostra il protagonismo proletario necessario per fare rispettare gli impegni assunti e che verrà ribadito nelle prossime settimane ogni volta sarà necessario.
FINO ALLA VITTORIA SOLO LA LOTTA PAGA
2 settembre,
Movimento disoccupati “7 Novembre”
“Cantiere 167” Scampia
LA LOTTA DI CLASSE NON SI ARRESTA
LUNEDÌ 28 OTTOBRE: TUTTI Al MAXI-PROCESSO
Il 28 ottobre inizierà il maxiprocesso che vede 43 imputati per le lotte per il lavoro a Napoli: disoccupati organizzati del Movimento di Lotta 7 Novembre, del Cantiere 167 Scampia, del SiCobas Napoli e Caserta e del Laboratorio Politico Iskra.
Per motivi di ordine pubblico e di numero di imputati il processo si svolgerà (a porte chiuse) nell’aula bunker del Carcere di Poggioreale e non al Tribunale di Napoli.
Un mega processo che mette in accusa la lotta per il lavoro ed il salario in città con riferimento particolare alle iniziative di lotta dei mesi dicembre 2022 e marzo 23, quando le istituzioni nazionali e locali facevano saltare i tavoli di trattativa di questa vertenza storica sottraendosi al rispetto degli impegni assunti su formazione ed inserimento al lavoro.
Dalla fine di luglio siamo impegnati nella costruzione di una rete nazionale “Liberi/e di Lottare – Fermiamo il DDL 1660” vista la discussione/votazione in Parlamento del nuovo disegno di legge sicurezza 1660 Nordio – Crosetto – Piantedosi ovvero il proseguimento dei precedenti pacchetti sicurezza firmati prima dal PD e poi da Salvini.
Il DDL 1660 continua nel progetto di perseguitare quelle forze sociali e del sindacalismo combattivo e di classe estendendo sul piano giuridico nuovi limiti e intimidazioni alle lotte. Oltre 20 anni di carcere per chi si oppone ai lavori delle grandi opere inutili e dannose, come la TAV o il Ponte sullo Stretto di Messina; inasprimento delle pene per reati connessi alle iniziative di lotta (ad esempio blocchi stradali); l’introduzione di reati tutti nuovi come quello di rivolta nelle carceri che è un attacco diretto a quei proletari che protestano nelle carceri, ad esempio, per sovraffollamento e negazione dei diritti a fronte di un aumento continui di suicidi negli istituti penitenziari; il DDL 1660 prosegue l’attacco ai lavoratori che scioperano ed organizzano i picchetti, limita ulteriormente la concessione dei permessi di soggiorno agli immigrati, aumenti le pene per le occupazioni abitative anche di stabili abbandonati da anni.
Un provvedimento che serve ulteriormente e prioritariamente a reprimere chi costruisce iniziative di classe per contrastare l’escalation bellica mondiale, ed il conseguente inasprimento della guerra interna – fatta di salari da fame, inflazione, tagli alla spesa sociale – che governi e padroni stanno conducendo contro i settori proletari in questo paese.
Facciamo appello alla nostra classe, a tutte le forze sane della città – sindacali, sociali, politiche e di movimento – personalità pubbliche e della società civile ad esporsi in prima persona per rompere l’isolamento di questa lotta, scendendo in piazza insieme ai disoccupati e alle disoccupate.
Chiediamo a tutte le realtà che hanno aderito alla Rete “Liberi/e di lottare – Fermiamo il DDL 1660” di immaginare iniziative di solidarietà in occasione dell’inizio del maxiprocesso.
Diamo appuntamento per lunedì 28 ottobre, h 8:30, a Piazza Nazionale per andare tutti e tutte insieme al Tribunale di Napoli e accompagnare i/le 43 imputati ed imputate.
16 settembre,
SI Cobas
L'articolo [NAPOLI] I lavoratori disoccupati in lotta per salario e lavoro. Ancora manifestazione in piazza: “… scetatev ro suonn!” proviene da "TOCCANO UNO TOCCANO TUTTI".