Sembra incredibile, ma è così: nel centro nel centro di Cagliari, nel bel mezzo del rione residenziale di Bonaria, in Via Milano, c’è una piccola terra dei fuochi.
Si tratta di un crescente accumulo di rifiuti vari (detriti, imballaggi, mobili, batterie esauste, ecc.) comprendenti anche amianto (eternit), in parte in area recintata e in parte adiacente, e sono stati effettuati impunemente roghi di rifiuti, con gli intuitivi effetti sull’ambiente e la salute pubblica.
A due passi risiedono alcune persone, mentre l’intera zona è densamente abiitata.
Senza esito precedenti istanze (5 agosto 2023, 5 marzo 2023 e 13 novembre 2023), l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha ancora una volta chiesto, con una specifica istanza (19 febbraio 2024), la bonifica ambientale e la predisposizione di un minimo di controllo (anche con sistemi videosorveglianza) per evitare ulteriori danni ambientali e sanitari.
Coinvolti il Comune di Cagliari, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, l’ASL di Cagliari, i Carabinieri del N.O.E., informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari.
Già negli anni scorsi gli esposti ecologisti avevano portato, più volte, alla bonifica ambientale dell’area, purtroppo scelta da incivili per scaricare illecitamente rifiuti a causa dell’assenza di efficaci controlli.
I risultati degli accertamenti della Polizia municipale (relazione prot. n. 247311 del 7 agosto 2023) hanno delineato un quadro piuttosto avvilente: nel “sito in argomento è presente una porzione di area di proprietà comunale … dove è presente una recinzione fatiscente con all’interno dei fabbricati fatiscenti coperti con lastre in cemento-amianto, oltre al degrado presente nell’area circostante, colma di rifiuti”. Pertanto, “attualmente il sito si trova in pessime condizioni igienico sanitarie dovute alla presenza di un fabbricato fatiscente con parziale copertura in cemento-amianto e lastre di cemento-amianto rotte e sfibrate sparse sul terreno, presenza di rifiuti di varia natura, con la presenza di erbacce su tutta l’area”.
Fortunatamente le strutture diroccate sono disabitate da qualche tempo.
Era, inoltre, presente un camper “in pessimo stato, ma regolarmente assicurato”, in seguito rimosso.
La Polizia municipale – allertata anche dai Carabinieri del N.O.E. di Cagliari – ha fatto presente di aver fornito più volte nel corso degli ultimi anni alle competenti strutture comunali puntuali informazioni sullo stato di grave degrado ambientale e igienico-sanitario del sito.
Infatti, in ogni caso l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee sono vietati (art. 192 del decreto legislativo n. 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni): il sindaco competente dispone con ordinanza la bonifica ambientale a carico del trasgressore in solido con il proprietario o con chi ha la disponibilità dell’area. Trascorso infruttuosamente il termine assegnato, provvede d’ufficio l’amministrazione comunale in danno degli obbligati.
In particolare, per quanto riguarda i detriti in eternit si ricorda che gli stessi sono costituiti da un impasto di cemento e amianto, le quali possono rilasciare fibre di amianto se abrase, perforate, spazzolate o se deteriorate, con gravi conseguenze per la salute delle persone che ne vengono a contatto (è, infatti, dimostrato che anche bassissime esposizioni a polveri di amianto possono indurre un preciso tumore polmonare, il c.d. mesotelioma pleurico). Per tali motivi, il nostro ordinamento prevede specifiche modalità per lo smaltimento delle lastre realizzate con fibre di amianto (legge n. 257/1992 e s.m.i.).
Attualmente le sanzioni per l’abbandono dei rifiuti sono state aumentate dal decreto – legge 10 agosto 2023, n. 105 convertito con modificazioni nella legge 9 ottobre 2023, n. 137 (Disposizioni urgenti in materia di processo penale, di processo civile, di contrasto agli incendi boschivi, di recupero dalle tossicodipendenze, di salute e di cultura, nonché in materia di personale della magistratura e della pubblica amministrazione), tuttavia è cresciuto anche lo sconcerto determinato dall’ignavia comunale.
Il GrIG auspica finalmente il ripristino delle condizioni ambientali e sanitarie di un’area nel centro di Cagliari, unitamente al fondamentale svolgimento della vigilanza contro cafoni e inquinatori.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto S.D., archivio GrIG)