No! Il video del presunto squalo «avvistato a Ostia» non ha nulla a che fare con il cambiamento climatico

1 year ago 84

Le bufale che circolano sul web a proposito del cambiamento climatico si distinguono in due grandi gruppi: un primo che sostiene che non esista affatto il fenomeno, e il secondo che invece gli attribuisce gli effetti più bizzarri. La bufala che vediamo oggi riguarda la seconda categoria: diversi utenti hanno denunciato l’avvistamento di uno squalo nel mare di Ostia, sul litorale romano. Di fatto, lo squalo ripreso nel video si trova normalmente nei mari italiani.

Per chi ha fretta:

  • Non c’è alcuna prova che la clip che ha scatenato tante preoccupazioni sia stata effettivamente girata a Ostia.
  • Quello che possiamo affermare con certezza è che non è recente (circolava già l’estate scorsa), e contiene una descrizione fuorviante.
  • L’avvistamento dell’animale non è infatti collegato al cambiamento climatico.
  • Lo squalo elefante è un comune abitante del Mediterraneo: non è una novità trovarlo nelle nostre coste.

Analisi

«Cambiamento climatico – avvistato enorme squalo Ostia (Roma)». Queste le parole che leggiamo al di sopra di alcuni frame, in una clip condivisa su Facebook, che dura pochi secondi. L’inquadratura riprende l’acqua azzurra di un mare. All’interno di essa, si distingue chiaramente la sagoma di uno squalo. L’immagine è vicina ai 5mila likes, e ha superato le 2mila condivisioni.

Troviamo la medesima clip, scritta inclusa, condivisa anche su Youtube.

Cosa sta succedendo, dunque? Forse è arrivato il momento che i bagnanti di Ostia sgomberino la spiaggia? Niente panico. Iniziamo con il dire che non c’è alcuna prova che la clip sia stata girata a Ostia, e sicuramente non è recente: circolava infatti già dall’estate scorsa. E già all’epoca aveva creato non pochi allarmismi, tanto che il portale Kodàmi era intervenuto con alcune precisazioni. A cominciare dal fatto che il tipo di squalo ripreso si chiama squalo elefante, ed è un comune abitante del Mediterraneo: non è infatti una novità trovarlo nelle nostre coste, e il cambiamento climatico non c’entra assolutamente nulla. Per esempio, troviamo puntate dedicate al tema da parte della trasmissione Geo&Geo già nel 2013.

Più di recente, invece, troviamo post sui social che avvertono sulla pericolosità della specie. Come questo del 2021, pubblicato dal profilo MedSharks, che avvertiva: «Amici pugliesi e sardi – ogni inverno, da 15 anni a questa parte, vi chiediamo di stare con gli occhi apertissimi quando andate in mare: è la stagione dei grandi squali elefante. Se li vedete, avvertiteci per piacere!! Ogni segnalazione è preziosa per capire qualcosa in più di questi giganti misteriosi, che compaiono in questi mesi e poi svaniscono chissà dove. E se potete, fotografate la loro pinna dorsale. Grazie!».

Come leggiamo nel portale dedicato, nel 2005 MedSharks ha dato vita all’Operazione Squalo Elefante (OSE), «la prima ricerca “sul campo” in Mediterraneo su questo misterioso animale». Che ha permesso di giungere a qualche considerazione:

Dopo aver creato una rete di osservatori, pescatori e diportisti, abbiamo  raccolto le loro segnalazioni in una banca dati degli avvistamenti e catture di squalo elefante: abbiamo così stabilito che in Sardegna si registra il più alto numero di segnalazioni in Mediterraneo e rappresenta quindi un luogo importante per questi animali.

Vale la pena menzionare un’ultima puntualizzazione, citando un post di Focus del 2022, che a proposito dello squalo elefante spiegava:

È uno squalo tutt’altro che aggressivo e assolutamente innocuo per l’uomo: si nutre di plancton, alghe o animali microscopici che filtra attraverso la sua grande bocca. Come molti squali, lo squalo elefante figura tra le specie minacciate.

Sebbene possa essere difficile crederlo «assolutamente innocuo», una cosa è certa: non è un effetto del cambiamento climatico.

Conclusioni

Non c’è alcuna prova che la clip che ha scatenato tante preoccupazioni sia stata effettivamente girata a Ostia. Quello che possiamo affermare con certezza è che non è recente (circolava già l’estate scorsa), e contiene una descrizione fuorviante: l’avvistamento dell’animale non è collegato al cambiamento climatico. Lo squalo elefante, infatti, è un comune abitante del Mediterraneo: non è una novità trovarlo nelle nostre coste. In sintesi: lo squalo ripreso nel video si trova normalmente nei mari italiani.

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