«Russofobia». Così viene definita la tendenza a eliminare le tracce della cultura russa lasciate in giro per il mondo da parte dei Paesi che sostengono l’Ucraina nel conflitto. A volte si tratta di operazioni reali, come era accaduto un anno fa all’Università Bicocca di Milano, quando il ciclo di letture sull’autore Fëdor Dostoevskij era stato cancellato, poi riammesso, e infine annullato dal professore che doveva tenerlo, Paolo Nori. In altri casi si tratta semplicemente di invenzioni frutto della propaganda russa. E proprio di questo si occupa questo articolo. Secondo numerosi utenti su Facebook, la National Gallery di Londra sarebbe intenzionata a rimuovere dalla propria esposizione il Ritratto dei Coniugi Arnolfini, dipinto del pittore fiammingo Jan Van Eyck, del 1934. Il motivo? La somiglianza di uno dei soggetti con il presidente russo Vladimir Putin.
Per chi ha fretta:
- Circolano vari post su Facebook secondo i quali il dipinto Ritratto dei Coniugi Arnolfini sarebbe in via di rimozione da parte della National Gallery di Londra, dove è esposto.
- A richiedere la rimozione sarebbe stato un visitatore ucraino del museo, a causa della somiglianza del soggetto ritratto con Putin.
- Non si trovano riscontri della presunta notizia su Internet.
- La National Gallery ha smentito le voci sulla rimozione, a Mythdetector e a Reuters.
- La presunta notizia è stata diffusa inizialmente da siti di informazione russi.
Analisi
Di seguito vediamo lo screenshot di uno dei post oggetto di verifica. Nella descrizione più estesa che si incontra si legge:
«Certo che anche voi state messi male , oohhh United Kingdom #stacce siete voi in perdita , va bene che siete inglesi ma prima vi piacevano pure a voi i russi o no ??? #stacce a stato Putin ..che paura che vi ha messo eehhh !!!! A me no anche se lei assomiglia alla presidente malons. IL SOSIA DI VLADIMIR… IN UNA GALLERIA D’ARTE A LONDRA. Una galleria londinese troppo apprensiva vuole rimuovere una delle opere più celebri di Van Eyck dal 1434 a causa della somiglianza del personaggio maschile al Presidente Putin. Ritrae il mercante di Lucca Giovanni Arnolfini insieme alla prima moglie in dolce attesa, Costanza Trenta, (alla quale fu sposato dal 1426 fino alla morte di lei, nel 1433). In seguito, nel 1447, Giovanni Arnolfini ebbe come seconda moglie Giovanna Cenami, anche lei lucchese. Gli Arnolfini fecero parte della nutrita comunità di mercanti e banchieri italiani residenti a Bruges, dove vissero dal 1420 al 1472. L’opera è passata di mano in mano prima di finire in Gran Bretagna. Segui @quiradiolondratv l’unico vero canale di informazione libera, indipendente e “mancante”».
Varie versioni più brevi della descrizione si trovano in post simili. Come indicato dalla descrizione, a condividere la presunta notizia tra gli utenti italiani è stato il canale Telegram @quiradiolondratv, lo scorso 30 marzo. Lo stesso giorno, la notizia appariva su vari siti russi (e filorussi) come riafan.ru. Più tardi faceva comparsa anche su ukraina.ru, mriya.news, rodina.news, daytimenews.ru. Anch’essi tutti russi, come fatto notare dai colleghi di Mythdetector.
Va innanzitutto segnalato che non è possibile trovare alcuna notizia della presunta rimozione digitando su Google le parole chiave «Arnolfini portrait removal putin». Primo indizio che si tratta, probabilmente, di una teoria filorussa e nulla più. La conferma definitiva arriva tramite colleghi di Mythdetector e quelli di Reuters. Entrambe le testate hanno chiesto direttamente alla National Gallery, che ha risposto in maniera inequivocabile. Il dipinto rimane esposto nella sala numero 28 «non è in programma che venga rimosso». Rispondendo poi a una teoria messa in circolo dai media russi, il museo riferisce di non aver ricevuto nessuna lamentela o segnalazione. Al contrario, i siti russi sostengono che a chiedere la rimozione a causa della lieve somiglianza dell’uomo ritratto con Putin, sia stato un visitatore ucraino.
Conclusione:
Circola vari post su Facebook secondo i quali il dipinto Ritratto dei Coniugi Arnolfini sarebbe in via di rimozione da parte della National Gallery di Londra, dove è esposto. A richiedere la rimozione sarebbe stato un visitatore ucraino del museo. Non si trovano riscontri della presunta notizia su Internet. La National Gallery ha smentito le voci sulla rimozione, a Mythdetector e a Reuters. La presunta notizia è stata diffusa inizialmente da siti di informazione russi.
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