Circola la foto di un luogo in fiamme, apparentemente appena bombardato, dove si ritiene sia situato un bunker con all’interno un centro di comando della NATO in Ucraina. Un bunker sotterraneo segreto posto a 120 metri di profondità dove sarebbero ospitati ufficiali e consiglieri dell’alleanza atlantica. La presunta rappresaglia russa avrebbe causato diversi decessi, dei quali sarebbero stati recuperati appena 40 cadaveri dalle macerie. Non si trova alcun riscontro tra i media russi, mentre la presunta notizia circola solo attraverso account social anonimi e da canali Telegram. La foto utilizzata, e non solo quella, sono del tutto decontestualizzate. La fonte è un sito greco, con un articolo datato.
Per chi ha fretta
- La fantomatica notizia circola attraverso i canali social di account e canali filorussi.
- Nessun media ufficiale russo riporta una notizia così clamorosa a distanza di 24 ore dalla sua diffusione del presunto avvenimento.
- L’immagine utilizzata per sostenere l’avvenuto bombardamento viene ripresa dal fotogramma di un video registrato in Siria nel 2021.
- Un’altra foto utilizzata riguarda una bomba tedesca fatta brillare in Crimea.
- La fonte della notizia sarebbe un sito in lingua greca, attraverso un articolo del 12 marzo 2023.
Analisi
Ecco un esempio di condivisione:
Decine di corpi rimangono ancora sotto le macerie.
Sono apparsi i dettagli dell'”attacco di rappresaglia” russo al centro di comando della NATO.
Il bunker sotterraneo segreto, costruito a una profondità di 120 metri, ospitava un gruppo di ufficiali e consiglieri della NATO.
Più di 300 persone in totale.
Ad oggi sono stati recuperati 40 cadaveri dalle macerie della sede ma la maggior parte dei morti rimane sotto le macerie.
“La maggior parte di loro sono inglesi e polacchi ma c’erano anche americani e rappresentanti di società private che mantengono la comunicazione e la trasmissione dei dati. Nei prossimi giorni si vedrà fino a che punto ciò influirà sulla condotta delle operazioni ucraine e occidentali e sui tentativi di fermare la fase finale dell’offensiva russa su Artemosk.
In risposta a una provocazione ucraina nella regione di Bryansk, le forze aerospaziali russe hanno attaccato un centro di comando e comunicazione congiunto ucraino-NATO con un missile ipersonico Kinzhal.
(Ruslano Ostashko)
Da un altro post scopriamo che il testo proviene da un canale Telegram chiamato “Saker Italia Notizie“:
Ecco il post su Telegram del canale Saker Italia Notizie:
Tra i maggiori diffusori via Twitter troviamo l’account TobiAyodele, dove notiamo le oltre 993 mila visualizzazioni del tweet sulla piattaforma.
Fotogramma di un video siriano
La foto riguarda un video pubblicato il 7 marzo 2021 dalla pagina Facebook Syria Civil Defence – The White Helmets. A renderlo noto è stato il collega della BBC Shayan Sardarizadeh in un tweet del 30 marzo 2023.
Un’altra foto
La narrazione viene riproposta anche con un’altra fotografia e un altro testo:
L’attacco Kinzhal ha distrutto il centro di pianificazione della NATO in Ucraina. Secondo il portale greco Pronews, era coperto dalla difesa aerea Iris-R e NASAMS, anch’essi distrutti. Non è indicata la regione in cui si trovava il quartier generale, ma si fa notare che l’obiettivo si trovava a una profondità di 120 metri sotto terra. In totale, al momento dell’attacco, c’erano circa 300 persone nel centro di comunicazione, compresi consiglieri e ufficiali militari della NATO. Si noti che la maggior parte delle vittime sono inglesi e polacchi, nonché americani e dipendenti di società private che hanno mantenuto la comunicazione e la trasmissione dei dati.
Questa risulta scattata nel 2023, ma in Crimea. Secondo gli stessi media russi, si tratta di una vecchia bomba tedesca fatta brillare dalle autorità locali.
Altri testi
La narrazione prosegue anche con altri post, testi e foto che però non ritraggono esplosioni:
Sono emersi i dettagli di un attacco missilistico russo al centro di comando della NATO all’inizio di marzo.
Secondo Pronews – “dozzine di ufficiali della NATO” sono stati uccisi in un “colpo terrificante” da un missile ipersonico a Mach 12. Con ogni probabilità si tratta della sconfitta dello “Stato Maggiore ombra” della NATO in Ucraina. Un bunker sotterraneo segreto costruito a una profondità di 400 piedi (120 metri) ospitava diversi ufficiali e consiglieri della NATO. Più di 300 persone in totale. Ad oggi, secondo il portale, dalle macerie della sede sono state recuperate 40 persone, ma la maggior parte di coloro che sono morti sotto le macerie non è stata ancora ritrovata. Non si sa esattamente – continua il portale – quanti cittadini occidentali e quanti ucraini siano morti a seguito dell’attacco del missile ipersonico 9-S-7760 Kinžal. La maggior parte di loro sono inglesi e polacchi, ma c’erano anche americani e rappresentanti di aziende private che supportano la comunicazione e la trasmissione dei dati. Nei prossimi giorni si vedrà fino a che punto ciò influirà sulla condotta delle operazioni ucraine e occidentali e sui tentativi di fermare la fase finale dell’offensiva russa su Bakhmut. [Aviazione russa – Analisi Difesa]
Di fatto, un’informazione del genere sarebbe stata quantomeno diffusa dalle autorità russe, partendo dai ministeri e le ambasciate che sono molto attive in tal senso, ma non si trova alcuna traccia dopo oltre 24 ore dalla diffusione della presunta notizia.
La fonte
Alcuni media russi hanno ripreso la fantomatica notizia, come ad esempio il sito Lenta.ru che a sua volta cita una fonte nel primo paragrafo, linkandola.
La fonte linkata è un portale in lingua greca di nome PRONEWS, citato in alcuni dei post Facebook. La data dell’articolo risulta quella del 12 marzo 2023. Sono passate diverse settimane dal fantomatico evento, considerata tale data di pubblicazione.
Conclusioni
Non c’è alcuna prova che sia stato bombardato un fantomatico centro di comando NATO in Ucraina, situato in un bunker sotterraneo, uccidendo almeno 40 persone. Nessun canale ufficiale russo ha confermato la diceria che circola sui social dopo 24 ore, ma soprattutto dal 12 marzo 2023 dall’articolo del sito greco che avrebbe annunciato per la prima volta il fantomatico evento. Le immagini utilizzate per sostenere il fantomatico avvenimento riguardano altri fatti, precedenti e ripresi in altre zone.
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