Chi strizza l’occhio ai gruppi No vax cita spesso le analisi del dottor Franco Giovannini come seri riscontri della presenza di grafene nel sangue di donatori vaccinati contro il nuovo Coronavirus (come avevamo visto in un paio di occasioni (per esempio qui e qui); nonostante la loro totale infondatezza, che abbiamo potuto accertare avvalendoci di esperti (per es. qui, qui e qui). Allora è doveroso far notare che lo stesso personaggio ha fatto allusioni riguardo al complotto delle Scie chimiche e ultimamente è stato immortalato in diverse condivisioni Facebook, dove sostiene in una intervista di aver trovato il grafene anche in farmaci salvavita come l’insulina, aggiungendo che servirebbe a tracciarci mediante la rete 5G.
Per chi ha fretta:
- L’idea che una loggia massonica mondiale stia complottando per inserire il grafene nei farmaci e nei vaccini per tracciarci attraverso la rete 5G si fonda solo sulla paranoia di una nicchia di utenti suggestionabili.
Analisi
Le congetture di Giovannini durante l’intervista in oggetto non vengono mai supportate da fonti. Chi condivide lo fa in maniera altrettanto acritica. Effettivamente in materia di credibilità siamo sullo stesso piano degli unicorni.
Dalle Scie chimiche al 5G
La responsabilità di tutto questo sarebbe – secondo Giovannini -, di una «loggia massonica planetaria […] che ha impiegato il grafene […] come tracciante, che viene immesso nel corpo umano nel quale diventa magnetico ed è un super-conduttore […] che interfaccia col 5G: ma perché secondo lei hanno piantato durante il lockdown antenne 5G dappertutto?». L’intervista va oltre, ma ci sembra che queste affermazioni siano più che sufficienti.
Ricordiamo come accennato, che Giovannini rimane aperto anche ad altre possibilità: per esempio il grafene potrebbe provenire anche dalle Scie chimiche. «Ci possono essere contaminazioni esterne – spiegava in una precedente intervista (qui la nostra analisi) -, il grafene viene introdotto nei cibi, ci sono le Scie chimiche, […] c’è del materiale grafenico anche nelle fiale di certi medicamenti».
Il complotto dei vaccini collegati al 5G
Per quanto riguarda il complotto del 5G ed eventuali crossover coi vaccini Covid rimandiamo alle seguenti analisi:
- Quel convegno di «scienziati» sui presunti pericoli della rete 5G che non dimostra niente di nuovo
- La bufala No Vax del grafene nei vaccini che con il 5G generano «bambini transumani»
- Il “progetto Zyphr”, la teoria del complotto dei «140 infarti a Seul» attraverso il 5G, il grafene e i vaccini
- Il falso documento del vaccino anti Covid-19 e il 5g. La bufala virale è circolata anche fuori dall’Italia
- Eleonora Brigliadori e la bufala complottista del grafene nei vaccini e del 5G killer – Il video
Conclusioni
Il personaggio intervistato nella clip in oggetto è il dottor Franco Giovannini, già noto nelle nostre analisi per aver sostenuto di poter trovare il grafene nel sangue dei vaccinati, attraverso metodi e strumenti impropri, come abbiamo avuto modo di constatare dalle sue stesse affermazioni e dalla consultazione di esperti. Altrettanto prive di fondamento sono i collegamento con le teorie del complotto sulle Scie chimiche (ovvero banale condensa degli aerei) e rete 5G (della cui preicolosità non esistono evidenze sufficienti a giustificare un allarme sanitario).
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- No! Una dottoressa non ha trovato il grafene nel vaccino Gardasil contro il papillomavirus
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- No! Questo video non dimostra che i farmaci da banco contengono grafene
- La bufala No Vax del grafene nei vaccini che con il 5G generano «bambini transumani»
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