No! Questi immagini non provano l’esistenza di giganti egiziani

1 year ago 40

«RIFLETTIAMO», invita un post su Facebook con il quale vengono diffuse alcune immagini che mostrano dei presunti scheletri di giganti che, secondo la narrazione, sarebbero stati trovati dagli archeologi quasi un secolo fa all’interno delle piramidi egiziane. Si tratta dell’ennesima serie di foto create utilizzando l’intelligenza artificiale per sostenere l’ipotesi dell’esistenza dei giganti. Avevamo già analizzato sia il caso di animali e cavalli nello specifico che quello di persone.

Per chi ha fretta:

  • Secondo molti post su Facebook, una serie di immagini proverebbe che le piramidi sono state costruite anche dai giganti.
  • Si vedono dei grandi scheletri apparentemente umani.
  • La dimensione degli scheletri varia moltissimo.
  • Non si capisce come non crollino sotto la forza di gravità.
  • Si notano varie imperfezioni tipiche dell’intelligenza artificiale.

Analisi

Vediamo lo screenshot del post. Nella descrizione si legge:

Queste foto sono state scattate quasi un secolo fa. Durante un’indagine del 1932 sulle piramidi di Giza, gli archeologi scoprirono diverse volte con i resti mummificato di questo giganti che aiutarono i faraoni a costruire le strutture massiccie. Queste foto dimostrano che i giganti esistevano fino al 2.400 a.c. Gli archeologi hanno determinato attraverso l’esame degli effetti personali di questi behemoth che erano di origine mediterranea. Sebbene i rabbini e la chiesa cattolica abbiano riconosciuto che questi resti sostenevano la storia di Davide e Golia nella Torah e quindi nella Bibbia, la decisione di seppellire queste prove è stata presa. RIFLETTIAMO!!

Le immagini mostrano diversi segni tipici della manipolazione, e specialmente dell’intervento dell’intelligenza artificiale. Si nota immediatamente che gli scheletri dei presunti giganti variano notevolmente nelle dimensioni. Nella foto in cui si vede un solo scheletro seduto con le gambe distese, questo è grande circa due / tre volte una persona normale. Nelle foto in cui gli scheletri sono in ginocchio, appaiono grandi almeno quattro volte una persona normale. Mentre tornano a rimpicciolirsi nell’immagine in cui si vedono due ricercatori e due scheletri semi seduti. Inoltre, c’è un altro aspetto da considerare: non si spiega come gli scheletri privi di muscoli e tendini possano mantenere posizioni sedute, in ginocchio, con le gambe sollevate a metà e la testa dritta senza soccombere alla forza di gravità.

Le immagini sono create dall’AI

Si segnala poi che le uniche fonti di queste immagini che Open fact checking è riuscita a reperire sono post sui social risalenti a fine 2023. Nonostante le presunte foto siano – secondo chi le condivide – in circolazione da quasi un secolo. Potrebbe essere un reperto rinvenuto recentemente, ma della notizia non c’è traccia. Vi sono poi gli errori tipici attribuibili all’intelligenza artificiale, come una mano con addirittura sette dita e uno degli archeologi parzialmente fuso nei propri abiti.

Anche nella seguente immagine si notano alcune imperfezioni da AI. Il libro ha una consistenza molto morbida e l’occhio di uno degli archeologi ha una macchia bianca al centro. Si noti anche che lo sterno degli scheletri è sempre decorato.

Terza immagine. Qui la gamba di uno degli archeologi si fonde con l’altra. In tutti e tre i finti scatti la pelle delle persone ha una texture innaturalmente liscia.

Conclusioni

Secondo molti post su Facebook, una serie di immagini proverebbe che le piramidi sono state costruite anche dai giganti. Si vedono dei grandi scheletri apparentemente umani. La dimensione degli scheletri varia moltissimo. Non si capisce come non crollino sotto la forza di gravità. Si notano varie imperfezioni tipiche dell’intelligenza artificiale. In sostanza, i giganti non hanno costruito le piramidi assieme agli egizi.

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