«La sua famiglia non gradiva né l’omosessualità né il culto gender». Questa, secondo diversi utenti su Facebook, sarebbe la ragione che ha portato alla decisione della polizia e dei servizi sociali tedeschi di prelevare un bambino dalla propria famiglia. Della scena sta circolando un video, in cui si vede il piccolo sollevato per le braccia e portato via. Lui piange, mentre delle donne vestite con il velo islamico – probabilmente sue parenti – protestano. I toni si alzano ma non si sfocia mai nella violenza. L’evento ha trovato spazio nella copertura di alcune testate giornalistiche.
Per chi ha fretta:
- Circola un video in cui la polizia e i servizi social prelevano un bambino da una casa a Bremerhaven, Germania Nord occidentale.
- Secondo molti utenti sui social, lo avrebbero fatto perché la sua famiglia, di origine islamica, «non gradiva né l’omosessualità né il culto gender».
- Di ciò non viene fornita alcuna prova.
- La polizia ha smentito la tesi.
- Testate indipendenti sostengono che il piccolo possa essere stato vittima di abusi, segnalati da un vicino di casa.
Analisi
Questo è quanto si legge nella descrizione di uno dei post che condivide il video:
«Bremerhaven, Germania, adolescente viene strappato con la forza alla famiglia, perché questa non accetta ne l’omosessualità, ne la cultura gender . A quanto pare Bibbiano , non è solo in Italia.»
A volte il filmato viene accompagnato da un testo un po’ più lungo, ma con gli stessi elementi. Alcuni utenti citano il canale Telegram Counter Intelligence Global (CIG), che si descrive così: «CIG presenta a suoi utenti un controverso insieme di genopolitica di ultradestra con la geopolitica. Inclusi exposé sulle notizie di attualità, storia e materie sociali insieme a illuminismo pubblico ottenuto dalle estetiche populiste». Lì il video è apparso nella serata del 28 aprile. Di seguito vediamo una descrizione alternativa e poi uno screenshot da Facebook
«LE NUOVE RELIGIONI, PRIMA VI FANNO IL LAVAGGIO DEL CERVELLO, E POI CI FOTTONO. Un giovane adolescente è stato portato via a forza dalla famiglia a Bremerhaven, in Germania. A quanto pare, la scuola dove andava è stata informata che la sua famiglia non gradiva nè l’omosessualità nè il culto gender. Bibbiano non è solamente in Italia. Bibbiano è ovunque nel mondo.»
Come anticipato poco fa, il fatto si è verificato veramente alla fine di aprile. Lo conferma questo articolo dell’agenzia stampa turca Anadolu Agency, che non menziona nessuna delle regioni citate dagli utenti social. Teniamo conto che la Turchia è un Paese dove la propaganda presidenziale sulla religione sia particolarmente intensa. Solo nei suoi primi 10 anni di governo, l’ora presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha fatto costruire quasi 20 mila moschee.
La stessa polizia di Bremerhaven – la zona portuale di Brema, dove è avvenuto il fatto – aveva spiegato che quanto sostenuto sui social fosse falso, ma senza fornire ulteriore contesto «per non arrecare danno al bambino e alla sua famiglia», come si legge nel comunicato.
Secondo il sito giordano Roya News, che cita il video stesso, a chiamare ripetutamente la polizia sarebbe stato un vicino, che sospettava abusi nei confronti del bambino. Per difendersi da questa tesi, i familiari del piccolo sostengono che soffra di crisi epilettiche che lo fanno urlare in momenti insospettabili.
Conclusioni
Circola un video in cui la polizia e i servizi social prelevano un bambino da una casa a Bremerhaven, Germania. Secondo diversi utenti lo avrebbero fatto perché la sua famiglia, di origine islamica, «non gradiva né l’omosessualità né il culto gender». Di ciò non viene fornita alcuna prova. La polizia ha smentito la tesi. Dalle notizie diffuse dai media si sostiene che il piccolo possa essere stato vittima di abusi, segnalati da un vicino di casa.
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