Piaccia o meno è impossibile trovare dei farmaci di cui è stata accertata efficacia e sicurezza senza passare prima per la sperimentazione pre-clinica, che non può basarsi solo sugli studi in vitro, ma necessita anche di una fase sugli animali prima di arrivare alle tre fasi della sperimentazione clinica. Ma non è questo l’argomento dell’articolo. Per approfondire l’argomento e i limiti etici che i ricercatori devono rispettare quando trattano gli animali, consigliamo di leggere la nostra inchiesta sul progetto Light-Up. Qui si parla invece di alcune condivisioni Facebook dove si accusa il marchio Head & Shoulders di aver messo in commercio uno shampoo antiforfora testato sui beagle. Non è possibile, spieghiamo il perché.
Per chi ha fretta:
- Circola l’immagine di uno shampoo negli scaffali di un market italiano con l’invito a boicottarne il marchio, in quanto testerebbe i suoi cosmetici sugli animali.
- Nell’Unione europea è vietato vendere prodotti cosmetici testati sugli animali.
- Dal 2016 circolano narrazioni simili che coinvolgono diverse marche di cosmetici, senza fornire una fonte concreta a supporto.
Analisi
La narrazione sui beagle accecati per testare uno shampoo venduto nei supermercati generalmente è diffusa con la seguente didascalia accompagnata da una foto del prodotto sugli scaffali del supermercato:
Questa è una marca di shampoo da boicottare, viene testato sugli animali, cani Beagle per la precisione. …li rendono ciechi causa reazione quando gli va negli occhi, e tanto altro male ancora! Questo prodotto si trova in tutti i supermercati, tenetelo a mente!
Nessuno shampoo venduto in Europa può essere testato sugli animali
Con una breve ricerca per parole chiave non è difficile imbattersi nelle origini clickbait di una bufala, che dal 2016 diffama diverse marche di prodotti cosmetici, a partire da L’Oreal, per arrivare oggi anche a Head & Shoulder. Ci viene in aiuto un’analisi d’epoca della collega Kim LaCapria per Snopes.
All’origine di tutto questo c’è il post Facebook di un utente che utilizza l’immagine di un beagle apparentemente cieco, associandolo a presunte sperimentazioni di L’Oreal. Il contenuto non risulta più online, ma è disponibile una copia archiviata.
Il 24 maggio 2016 – continua LaCapria -, un utente di Facebook ha pubblicato l’immagine sopra riprodotta di un beagle parzialmente cieco, insieme all’affermazione che rappresentava gli effetti dannosi dei test cosmetici sugli animali. Sul sito web di L’Oreal, il marchio rende pubblica la propria politica sulla sperimentazione animale, posizione ribadita da un rappresentante di L’Oreal il 27 maggio 2016: «L’Oréal non testa più sugli animali nessuno dei suoi prodotti o nessuno dei suoi ingredienti, in nessuna parte del mondo. Né L’Oréal delega questo compito ad altri. La rara eccezione consentita è se le autorità di regolamentazione lo richiedono per scopi di sicurezza o normativi».
Sempre secondo quanto riportato da Snopes, la narrazione – originariamente diffusa usando l’immagine di un beagle cieco – è stata riproposta diverse altre volte incolpando altri marchi, compresa Head & Shoulders.
La sperimentazione animale sui cosmetici è vietata
Si tratta di accuse infamanti e prive di una fonte a supporto, tanto più che anche le leggi europee vietano da tempo che uno shampoo venduto nei nostri negozi sia stato testato sugli animali. Questa regola vale per tutti i prodotti cosmetici. È vero che dal 2018 si auspica che questo venga imposto in tutto il mondo, ma possiamo stare sicuri che negli scaffali dei nostri supermercati non troveremo dei prodotti cosmetici testati accecando degli animali. Leggiamo cosa riporta il portale Web del Parlamento europeo:
Testare trucchi, creme, saponi e profumi sugli animali è vietato già dal 2004 nell’UE. Dal 2009 sono vietati anche i test che riguardano le sostanze che compongono i prodotti cosmetici. Dal 2009 è inoltre vietato vendere qualsiasi tipo di prodotto cosmetico che sia stato testato sugli animali (magari al di fuori dell’Europa). Fino al 2013 c’erano ancora alcune eccezioni che permettevano i test per i più complessi effetti sulla salute umana, ma da allora, quasi cinque anni fa, i test e la vendita di prodotti testati sugli animali sono totalmente vietati nell’Unione europea.
La gravità di contenuti di questo tipo è ancor più evidente se teniamo conto del Q&A di Head & Shoulders, dove negano tali accuse ricordando la legislazione europea. Condividere post Facebook come quello in oggetto, senza fornire prove reali, significa accusare una azienda di violare le norme ingannando i controlli dell’Ue:
Crediamo che eliminare la sperimentazione sugli animali sia la cosa giusta da fare. Non testiamo i nostri prodotti sugli animali. Infatti, in Europa la sperimentazione animale sui cosmetici è vietata e non testiamo un prodotto finito sugli animali da oltre un decennio.
Conclusioni
Abbiamo visto che nessuno shampoo venduto nei supermarket dell’Ue può essere stato testato sugli animali, nemmeno per conto di terzi fuori dall’Unione.
Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.
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