Ci segnalano i nostri contatti un post virale apparso in queste ore (anche questo dato non vero) che chiede di cliccare per sapere della “bambina scomparsa Antonella P.”, curiosamente sempre localizzata nella città più vicina a quella del gruppo dove si posta, pratica richiesta come “atto di coraggio”.
In realtà è il modo migliore per rimetterci l’account Facebook, se va bene.
Non cliccate sul post della bambina scomparsa Antonella P.
Da anni infatti la “bambina Antonella” non fa altro che scomparire e riapparire in video virali su Facebook definiti come “orripilanti”. Una combinazione di sviato desiderio di aiutare che convince gli sprovveduti a cliccare, e pruriginosa crudeltà voyeuristica di chi cercherà di cliccare per vedere “il video orripilante” relativo ad una bambina di tre anni farà la fortuna dello spammer.
Il sito contenente il video è del tutto invisibile da PC: come abbiamo visto in casi di truffa simile, siti del genere tendono a essere invisibili da PC, proprio perché si suppone vi siano installati antivirus o estensioni antitruffa per browser, dando l’illusione all’utente che la truffa sia stata scoperta e non bisogni segnalare.
Su cellulare apparirà un’anteprima di uno spazio vuoto visto di notte ed una mascherina che invita ad inserire su un sito che ovviamente non è Facebook i dati di nome utente e password di Facebook.
A quel punto è fatta: nella migliore delle ipotesi vi troverete iscritti a servizi a pagamento, nella peggiore il vostro account Facebook è ora compromesso e ignoti hanno le vostre password.
Che speriamo cambierete prima che le cambino loro chiudendovi fuori.
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