Non è la polizia che dice di rompere il finestrino e fare la foto al cane in macchina

1 year ago 62

Ci segnalano i nostri contatti una serie di condivisioni per cui “la polizia che dice di rompere il finestrino e fare la foto al cane in macchina”. È una fake news di cui ci siamo occupati più e più volte, ad esempio qui e qui, che in questo caso fa ricorso alla fallacia di autorità per diffondersi.

Non è la polizia che dice di rompere il finestrino e fare la foto al cane in macchina

Non è la polizia che dice di rompere il finestrino e fare la foto al cane in macchina

Dicesi fallacia di autorità lo stesso meccanismo alla base della “Truffa del Millennium Falcon/delle valige Samsonite/dell’iPhone nuovo a due euro”.

Se Pinco Pallino e Napalm51 vi dicono di fare una cosa, probabilmente avreste dei dubbi. Se vi dicono che ve lo hanno detto “la polizia” o “gli avvocati” e “Mio cugino che è una persona importante sai”, improvvisamente la presunta autorevolezza del soggetto vi spinge a non notare che a. no lo avete mai visto proferire simili frasi e b. il consiglio è del tutto sbalestrato.

Nessun poliziotto sano di mente vi dirà di tirare fuori il cellulare e farsi giustizia a sé come il Punitore dei poveri. Danneggereste voi e l’animale.

Non è la polizia che dice di rompere il finestrino e fare la foto al cane in macchina

Come abbiamo avuto modo di dire nei citati link, e ricordando che stiamo parlando del parere di un avvocato, ma per davvero (rilasciato ad Huffington Post nel 2016: la bufala è datata), rompere il finestrino è l’ultima cosa che bisognerebbe fare, solo dove tutto il resto ha fallito e sapendo che comunque ne rendereste conto in tribunale.

Se effettivamente l’animale fosse stato in pericolo di vita, probabilmente la scriminante dello stato di necessità vi eviterebbe la condanna, ma non l’accertamento legale dei presupposti.

Come vedremo meglio, i “suggerimenti” social vanno esattamente al contrario, proponendo l’opzione residuale come privilegiata ed escludendo le opzioni minori.

Prima di, ebbri del “Sacro fuoco della giustizia social” armarsi di cellulare e video su Tik Tok bisognerebbe fermarsi e riflettere. Se il cane non manifesta sintomi di sofferenza, se l’auto è all’ombra, si potrà restare in zona, magari cercando il padrone per avvisarlo delle temperature.

Nel caso ci siano circostanze tali da dover intervenire, in questo caso chiamerete le autorità. Il “video col cellulare” vi servirà non per “punire il malvagio”, ma per provare la circostanziata segnalazione che farete alle forze dell’Ordine.

Che sono tenute a intervenire, ma va da sé che per evitare una contestazione di impropria segnalazione dovrete avere circostanze oggettive. Ad esempio va benissimo chiamare le autorità dicendo “Ci sono 30 gradi all’ombra, c’è un cane chiuso in una macchina e non vedo acqua, dovete intervenire”. Va malissimo dire “C’è un cane in macchina, per me non sta bene, lo dico io che TikTok dicono che se c’è il cane in macchina bisogna intervenire, io qui spacco tutto ve la vedete voi, criminale alla galera! Ciao”.

Quindi cercherete di trovare il proprietario della macchina nelle vicinanze e, non trovandolo, chiamerete le autorità. Solo in circostanze di obiettivo pericolo potrete intervenire direttamente, sapendo che sicuramente sarete esposti ad una denuncia per danneggiamento e quindi userete i video che avete firmato allo scopo di provare la circostanza per cui ritenevate l’intervento diretto fosse l’unica opzione.

I rischi del “ghe pensi mi”

Il “Giovane Marmottismo” del “Faccio tutto io, ghe pensi mi, ci penso io, sbirri cattivi io agisco per la vera giustizia giusta!” oltre a provocare danni a voi stessi provocherebbe danni all’animale.

Immaginate di agire di impulso, senza i controlli. Sia che il cane sia in sofferenza che non lo sia e l’abbiate dedotto, ci troviamo di fronte un animale che vede un perfetto sconosciuto colpire ripetutamente il vetro di un “suo ambiente” sfondandolo.

L’animale potrebbe essere colto dal panico, saltare via tra i vetri ferendosi anche gravemente e sareste stati diretti colpevoli delle sue lesioni.

Se l’animale non si ferisse, o non si ferisse così gravemente da restare immobile, l’animale spaventato potrebbe correre nel traffico ammazzandosi e/o causando gravi incidenti.

Tutto questo sarebbe a voi penalmente addebitabile.

Aggiungiamo che, se colpiti dai consigli del “consigliere da tastiera” decideste che non solo le vostre azioni sono giuste, ma il proprietario è indegno e quindi porterete via l’animale di vostra iniziativa questo diventerebbe facilmente furto aggravato dal citato danneggiamento.

Se nel caso in cui, effettivamente, l’animale era, a seguito di un processo logico e ragionato, in pericolo probabilmente si attiverà la scriminante della necessità o la tenuità del danno escluderà la punibilità, aggiungendo tutte le altre conseguenze ciò diventerebbe impossibile.

Conclusione

Se vedete un cane chiuso in una macchina, sfondare il finestrino di autorità è l’ultima cosa che dovreste fare e solamente dopo aver fallito la ricerca del proprietario del veicolo e se, con tutti gli elementi di giudizio in mano e tutti tenuti presenti, riteniate che non si possa aspettare l’intervento delle Forze dell’Ordine, uniche deputate all’uso della forza.

La Polizia quindi non può mai aver proposto di agire contra legem.

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