Ci segnalano i nostri contatti una serie di condivisioni, una più recente su Facebook ed una più datata su X secondo cui nella “prigione digitale” dei negozi Aldi non puoi mangiare senza QR Code.
Il riferimento è a ben due teorie del complotto: la prima è quella delle “città da quindici minuti”, la seconda alle teorie contro i QR Code (associati al Green Pass) e i sistemi di Wallet e identità digitale.
Secondo tali teorie i “Poteri Forti” avrebbero sostituito i “chip sottopelle” coi QR Code obbligatori, obbligando i cittadini a vivere in città-ghetto dove tutto è presente a meno di 15 minuti da casa loro, ma non esistendo più la valuta cartacea i “leoni, guerrieri e ribelli” si vedranno privati di tutti i loro averi, coi conti in banca bloccati e ridotti alla fame dai Poteri Forti.
Si tratta, ovviamente, di una teoria sviata e complottistica.
Non è vero che nella “prigione digitale” dei negozi Aldi non puoi mangiare senza QR Code
Vi sono due Shop Aldi sperimentali in tutto il mondo, uno a Londra ed uno ad Utrecht, chiamati Aldi Shop&Go. Negli Shop&Go non ci sono casse e cassieri, ma in qualche modo devi pagare.
Puoi farlo presentando una carta di credito contactless all’apposito totem in ingresso o, in alternativa, usare una app fornita da Aldi (rispettivamente per Londra e Utrecht) ed utilizzare quella.
L’uso dell’app o della sola carta di credito sono completamente alternativi: in caso di mancanza dell’app la ricevuta dovrà essere scaricata da un apposito sito internet fornito, e questo è quanto.
Gli Shop&Go si incuneano in un filone sperimentale, sin’ora limitato nella portata, nel numero di esercizi aderenti e nel successo a causa degli attuali limiti tecnici: ad esempio simili negozi Amazon sono stati criticati dopo la scoperta che una certa manutenzione umana non può essere del tutto esclusa (ovviamente), rendendo la natura di “negozi senza personale umano” una questione di principio più che di prassi.
Quello che è certo è che nessuno ha intenzione di creare città-ghetto dove gli abitanti non possono uscire (al massimo lo scopo è tornare al “quartiere vivibile” di piccoli negozietti e tutto sottomano) e neppure negozi dove i “Poteri Forti” possono provare i “guerrieri” dei loro averi, versione postmoderna del “chip sottopelle” e del complottismo del “Marchio della Bestia”, evento biblico reimmaginato dai complottisti come i “Poteri Forti Satanisti” che impongono chip sottopelle e QR Code.
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