Diventa fondamentale, in questi giorni, fare molta attenzione ai messaggi tramite i quali agli utenti vengono chieste le password di Google salvate in questi anni. Si tratta della stringa segreta non solo riferita al proprio account Gmail, tanto per essere chiari, ma anche all’intero sistema di password che abbiamo impostato sui vari siti. Per i quali Google stesso rappresenta una sorta di contenitore. Dunque, un problema di sicurezza quello che va affrontato oggi 11 dicembre, che rappresenta altro tema rispetto ai problemi riscontrati con NoiPA di recente. Anche sul nostro sito.
Massima attenzione ai messaggi in cui si chiedono password di Google salvate: focus sul finto gestore
Fatta questa premessa, circolano parecchio i messaggi in cui si chiedono password di Google salvate, provando a tirare in ballo un finto gestore che mai si propone ai propri utenti in questi termini. Dunque, alla base di ogni discorso del genere occorre tener presente che Google non richiede dati sensibili tramite comunicazioni private. Chi lo fa, finge di essere chi non è, provando ad estrapolare dati sensibili che potrebbero tornare utili in altri contesti.
Staremo a vedere se ci saranno comunicazioni ufficiali in merito sotto questo punto di vista, ma per ora occorre tenere a mente l’approccio del colosso americano, ovviamente estraneo al tentativo di truffa. Conservate gelosamente le password di Google e, al cospetto di un pericolo, procedete con un aggiornamento della stessa, senza comunicare ad altri soggetti dati sensibili di questo tipo. Inutile dire che siano a rischio soprattutto i soggetti che hanno meno dimestichezza con queste situazioni.
Qualora dovessero esserci minacce digitali diffuse, ci saranno le opportune comunicazioni del caso in merito a password di Google che vanno modificate. Con un chiaro riferimento al gestore che funge da raccoglitore.
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