Ondata di licenziamenti al Washington Post. Nel 2023 a rischio 250 posti

1 year ago 86

Ondata di licenziamenti in arrivo al Washington Post. L’annuncio è stato dato, durante un’assemblea con i giornalisti e lo staff, dall’editore e ceo Fred Ryan, che poi se n’è andato senza chiarire, né rispondere alle domande.

A rischio fino a 250 posti

Ryan, scrive il Guardian, non ha fornito un numero preciso, ma ha parlato dell’intenzione di silurare “una percentuale a una cifra” della forza lavoro del Washington Post nel 2023, in pratica circa 250 persone. L’editore ha invece precisato che i licenziamenti riguarderebbero la redazione, oltre 1.000 persone che rappresentano il cuore dello storico giornale.

In una nota dopo l’assemblea, la dirigenza del Washington Post ha sottolineato che “non ci sarà una riduzione netta della forza lavoro e che qualsiasi cambiamento è stato pensato per favorire la nostra crescita nel prossimo futuro”.

Problemi nei conti

Di proprietà di Jeff Bezos, che lo acquistò nel 2013 per 250 milioni di dollari, il giornale vincitore di premi Pulitzer da mesi non naviga in buone acque.
Di recente la direttrice esecutiva Sally Buzbee ha annunciato la chiusura del domenicale del Post, con la conseguente perdita di 11 posti di lavoro tra cui quello della critica di danza Sarah Kaufman, vincitrice del premio Pulitzer.

La situazione al WaPo certifica un trend di tagli che sta coinvolgendo i media a stelle e strisce. La Cnn ha annunciato centinaia di tagli all’inizio di questo mese, mentre la NPR ha imposto un blocco delle assunzioni.
La scorsa settimana, il New York Times ha visto il suo primo sciopero dei dipendenti in 40 anni, sul tema di contratti e salari.

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