E siamo a quattro.
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha presentato (28 agosto 2023) un atto di intervento nel procedimento di valutazione d’impatto ambientale (V.I.A.) relativo al progetto “Impianto eolico di Collinas”, presentato dalla Sorgenia Renewables s.r.l., comprendente otto torri eoliche – una delle quali a soli 750 metri dal Nuraghe Genna Maria – (48 MW di potenza complessiva) nei Comuni di Collinas, Villanovaforru, Lunamatrona e Sanluri.
Una parte delle opere rientra addirittura nel demanio civico di Collinas.
Si tratta del quarto progetto di centrale eolica nel paesaggio agricolo e storico-culturale della Marmilla, precisamente:
* progetto di centrale eolica “Marmilla” proposto dalla società milanese Engie Trexenta s.r.l. in varie località agricole della Marmilla, nei Comuni di Sardara, Villanovaforru, Sanluri e Furtei;
* progetto di centrale eolica “Serras”, proposto dalla società torinese Asja Serra s.r.l. sempre nel paesaggio agricolo della Marmilla, nei Comuni di Sardara, Villanovaforru, Sanluri e Lunamatrona;
* progetto di centrale eolica “Luminu” proposto dalla GRV Wind Sardegna s.r.l. in località varie della Marmilla e del Sarcidano,nel paesaggio agrario-archeologico alle pendici della Giara, nei Comuni di Barumini, Escolca, Gergei, Las Plassas, Villanovafranca, Genoni, Gesturi, Nuragus;
* progetto “Impianto eolico di Collinas”, presentato dalla Sorgenia Renewables s.r.l., nelle zone agricole dei Comuni di Collinas, Villanovaforru, Lunamatrona e Sanluri.
In tutto trentasei pale eoliche alte più di 200 metri per una produzione energetica che servirà fondamentalmente ai lucrosi ricavi delle società energetiche.
Il GrIG ha presentato atti di intervento con “osservazioni” in tutti i rispettivi procedimenti di valutazione d’impatto ambientale (V.I.A.), perché un conto è il sacrosanto ricorso alle energie da fonte rinnovabile, tutt’altra cosa è la speculazione energetica e il collegato accaparramento di terreni agricoli (o land grabbing di casa nostra).
Una delle tante follìe della progettata monocoltura eolica che vorrebbero realizzar in Marmilla è ben rappresentata dalla contiguità che diventa addirittura sovrapposizione dei progetti di centrali eoliche.
Come Cani che si disputano l’unico osso.
Follìa evidenziata dal progetto di centrale eolica “Marmilla” proposto dalla società milanese Engie Trexenta s.r.l. in varie località agricole della Marmilla, nei Comuni di Sardara, Villanovaforru, Sanluri e Furtei, e dal progetto di centrale eolica “Serras”, proposto dalla società torinese Asja Serra s.r.l. sempre nel paesaggio agricolo della Marmilla, nei Comuni di Sardara, Villanovaforru, Sanluri e Lunamatrona (SU).
I due progetti si sovrappongono e ora – dopo aver presentato reciprocamente atti di “osservazioni” in contestazione – hanno provveduto a eliminare complessivamente quattro pale eoliche (due a testa) dai rispettivi progetti.
Nella sostanza, però, non cambia nulla.
Ribadiamo ancora una volta la nostra proposta: sarebbe cosa ben diversa se fosse lo Stato a pianificare in base ai reali fabbisogni energetici le aree a mare e a terra dove installare gli impianti eolici e fotovoltaici e, dopo coinvolgimento di Regioni ed Enti locali e svolgimento delle procedure di valutazione ambientale strategica (V.A.S.), mettesse a bando di gara i siti al migliore offerente per realizzazione, gestione e rimozione al termine del ciclo vitale degli impianti di produzione energetica.
Siamo ancora in tempo per cambiare registro.
In meglio, naturalmente.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto Sopr. A.B.A.P. Cagliari, P.F., S.D., archivio GrIG)