"No al deposito nazionale di scorie radioattive".
E' sotto questo striscione che oggi pomeriggio, davanti al Teatro Massimo di piazza Verdi, si è svolto il flash mob, organizzato dal collettivo palermitano di Ecologia Politica, contro la costruzione nell'isola di un deposito nazionale di rifiuti radioattivi.
Alle 17, i manifestanti si sono disposti a distanza di un metro gli uni dagli altri, con la mascherina e vestiti con tute di protezione bianche, che richiamano quelle utilizzate in prossimità di zone con alto tasso di radioattività. Striscione, microfono e volantini per sensibilizzare i passanti.
Flash mob davanti al Teatro Massimo: "No al deposito nazionale di scorie radioattive"
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Il 5 gennaio 2021 la Sogin spa ha pubblicato la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) per lo smaltimento delle scorie nucleari e nell'isola sono state quattro aree nei comuni di Trapani, Calatafimi-Segesta, Castellana Sicula, Petralia Sottana e Butera.
"Torniamo a ribadire il nostro no a questa grande opera in Sicilia - afferma Ludovica Di Prima, portavoce di Ecologia Politica di Palermo - I luoghi selezionati non rispettano neppure i criteri indicati dalla Sogin. Per citarne alcuni: dovevano avere una sismicità modesta, senza vulcani né rischi di frane e alluvioni, non a quote troppo elevate, non troppo vicine al mare, lontane da zone legate a produzioni agricole e luoghi di interesse archeologico e storico. C'è tempo fino al 6 marzo per opporsi a questo progetto: invitiamo tutti alla mobilitazione per non condannare la nostra terra a un futuro radioattivo".
E dalla piazza è stato lanciato un altro appuntamento. Il 6 marzo si tornerà in piazza a Palermo, davanti alla prefettura, alle 17.