Pesanti tagli boschivi al valico di Bocca Serriola (Città di Castello).

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Città di Castello, valico Bocca Serriola, tagli boschivi (febb. 2023)

Un nuovo, ennesimo, pesante taglio boschivo in corso è stato oggetto di una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti inoltrata (12 febbraio 2023) dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG).

Nessun cartello “inizio lavori” dal quale riscontrare l’eventuale sussistenza delle necessarie autorizzazioni amministrative.

Solo il frastuono delle motoseghe nei boschi fra Casa Cerboni e il valico di Bocca Serriola, lungo la strada regionale n. 257 “Apecchiese”, in Comune di Città di Castello (PG).  

Coinvolti i Ministeri della Cultura e dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la Regione Umbria, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Umbria, il Comune di Città di Castello, i Carabinieri Forestale, informata per le opportune valutazioni la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia.

Upupa (Upupa epops)

La grave situazione dei boschi appenninici.

Sta emergendo negli ultimi anni una complessiva situazione di rilevante allarme nell’ambito del settore della gestione boschiva nell’area appenninica.

Nel corso della stagione autunno-inverno 2022-2023 sono ripresi in grande stile i tagli boschivi in numerose aree boschive dell’Appennino, in particolare nei boschi della Montagnola Senese, in Toscana, con esempi di ben dubbia legalità.

Motoseghe, ruspe, camion carichi di tronchi, macchinari per la trasformazione in cippato nelle radure.

La crisi energetica in corso – dovuta più a fenomeni speculativi che alla tragica guerra tuttora perdurante in Ucraina – ha portato a un interesse sempre maggiore verso lo sfruttamento pesante dei boschi a fini energetici sia a livello internazionale che a livello locale.

Per questo, a maggior ragione, sono ancor più necessari puntuali controlli sul territorio per fermare e sanzionare eventuali tagli boschivi non autorizzati.

E ve ne sono parecchi, se è vero che nel solo periodo gennaio – ottobre 2022 i Carabinieri Forestale di Siena hanno svolto oltre 500 verifiche in materia, irrogando ben 319 sanzioni amministrative per complessivi 353 mila euro ed effettuando 19 comunicazioni di reato relative a 25 soggetti all’Autorità giudiziaria competente.

Se i numeri sono questi, significa che oltre il 63% dei controlli effettuati ha evidenziato situazioni irregolari.

Appennino, boschi dell’Umbria

La normativa di tutela vigente.

L’area boscata del valico di Bocca Serriola è ricca di boschi ed è tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).

Fra l’altro i tagli boschivi nel periodo primaverile ed estivo(come richiede anche l’I.S.P.R.A. con il parere n. 28907 del 3 maggio 2019) sono inibiti quando possano disturbare la riproduzione dell’avifauna selvatica(art. 5 della direttiva n. 2009/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica, esecutiva in Italia con la legge n. 157/1992 e s.m.i.,).

Il disturbo/danneggiamento/uccisione delle specie avifaunistiche in periodo della nidificazione può integrare eventuali estremi di reato, in particolare ai sensi dell’art. 544 ter cod. pen.

Il GrIG auspica lo svolgimento di rapidi controlli ambientali che possano verificare la legittimità o meno dei tagli in corso di esecuzione.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Umbria, Appennino sotto la neve

(foto A.L.C., S.D., archivio GrIG)

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