Mercoledì 10 maggio USB ha tenuto un’assemblea all’interno della Piattaforma Logistica, assemblea partecipata e ricca di interventi.
I due problemi emersi sono il riconoscimento dello stesso regime salariale per i lavoratori ex GST che rischiano di perdere 400 € mensili e un sistema premiale basato sulle competenze e non sulle extra presenze in azienda.
I lavoratori hanno respinto l’idea di referendum proposto da Cgil Cisl Uil che ripropone lo schema già utilizzato in TMT: si fanno votare i lavoratori delle mansioni più leggere (uffici) contro gli operativi che sono in numero inferiore e così si sovrascrivono le loro richieste e si fa passare la linea aziendale che, nel caso di HHLA (Hamburger Hafen und Logistik), è poco più che un’elemosina.
Respinta anche l’idea che non può essere l’azienda che decide chi rappresenta i lavoratori e che quindi USB deve essere convocata ai tavoli e partecipare alla contrattazione.
Per queste motivazioni, a larghissima maggioranza, i lavoratori hanno votato per l’apertura dello stato di agitazione, comunicazione già inviata alla Prefettura cui abbiamo chiesto un tavolo di mediazione.
In questi ultimi mesi, da più parti si è sentito ripetere che il Porto di Trieste dopo i fatti del 15 ottobre dello scorso anno ha bisogno di rientrare nella normalità, ma questa normalità non può essere l’extraprofitto delle aziende senza una equa ridistribuzione tra i lavoratori, non può passare per aziende che trattano solo con organizzazioni sindacali che si adattano ai loro desiderata e in barba alle richieste e necessità dei lavoratori. Non può passare per il disprezzo per i lavoratori, in particolare quelli operativi, disprezzo che ormai in alcune aziende si respira quotidianamente.
p. Coordinamento Mare & Porti USB Federazione di Trieste
Massimiliano Generutti
Trieste 11/5/23