Batterie più grandi consentono di percorrere più chilometri con le auto elettriche, anche se con differenze piuttosto evidenti rispetto alle autonomie dichiarate (16-31% di km effettivi in meno), mentre le vetture più efficienti, dal punto di vista dei consumi (kWh per 100 km) sono quelle più leggere.
Queste le principali considerazioni che emergono dal test sul campo fatto dalle testate online Motor1 e InsideEVs, con la loro iniziativa “Dove arrivo con…” che si è svolta sul Grande raccordo anulare di Roma (ogni giro di raccordo è lungo 68,2 km).
Si sono testate, volutamente, dieci automobili assai diverse tra loro per dimensioni, prezzi e caratteristiche tecniche. Lo scopo della prova, infatti, è capire come determinati fattori, tra cui peso, potenza, capacità della batteria, incidono sulle autonomie e sulle efficienze dei modelli.
Come è stato realizzato il test
Le vetture provate sono tra le ultime novità di diversi marchi tedeschi, francesi, coreani e cinesi.
Il test prevedeva regole uguali per tutte le auto: partenza alla stessa ora (alle 11), guida in carovana lungo la carreggiata esterna in senso antiorario (con limiti di velocità di 130 o 110 km/h), climatizzatore acceso a 22 gradi con ventilazione automatica, finestrini chiusi, programma di guida normale e una sola persona a bordo.
Il test di ogni singola auto, si spiega, è terminato quando la batteria, partendo dal 100% di carica, è arrivato al 5% e il guidatore è uscito dal raccordo per trovare la colonnina di ricarica più vicina. Tutte le vetture erano collegate via radio e monitorate con il tracking satellitare di LoJack, che ha rilevato in tempo reale velocità, posizione e altri parametri fondamentali per normalizzare i risultati e renderli confrontabili tra loro.
Ecco i 10 modelli di auto testate:
- Aiways U5
- BMW i7
- Kia Niro
- Mercedes EQE
- MG 4
- Polestar 2
- Renault Megane E-Tech
- Skoda Enyaq Coupé
- Smart #1
- Volkswagen ID.Buzz
I risultati
La vettura che ha percorso più chilometri prima di fermarsi, 436 (6,39 giri di raccordo), è stata la BMW i7, seguita a poca distanza dalla Mercedes EQE (423 km), mentre in terza posizione si è classificata, con 395 km, la Polestar.
In media le dieci auto hanno registrato una autonomia reale inferiore del 25% rispetto ai dati dichiarati dai costruttori nel ciclo di omologazione.
Passando ai dati sulle efficienze dei singoli veicoli – consumi effettivi di energia in kWh ogni 100 chilometri – la vettura più virtuosa è stata la cinese MG 4 che ha consumato in media 16,42 kWh/100 km, percorrendo in totale 357 km, il 16% in meno rispetto al valore dichiarato.
A seguire, molto vicine tra loro, si sono piazzate la Renault Megane E-Tech e la Kia e-Niro con, rispettivamente, 17,7 e 17,8 kWh/100 km.
In sostanza, le auto più grandi e con batterie più capienti hanno fatto più km in senso assoluto, ma con minore efficienza in termini di consumo di kWh.
E questi modelli con elevate autonomie e grandi batterie sono anche i più costosi: la BMW i7 provata costa 150.400 euro di listino, evidenzia InsidEVs, quasi 4 volte e mezzo di più in confronto alla MG 4 (33.990 euro).
Guardando ai costi chilometrici, espressi in euro per 100 km usando la colonnina in abbonamento a 0,35 €/kWh con Plenitude-BeCharge (partner tecnico della prova), la vettura più economica è sempre la MG 4, che ha richiesto 5,75 € per coprire questa distanza.
Diversi modelli hanno richiesto poco più di 6 euro di spesa per percorrere 100 km, mentre il costo sale sui 7-8 €/100 km per i modelli più grandi e pesanti.