Un uomo dal mento pronunciato con dei lunghi capelli biondi è il soggetto delle foto che numerosi post online stanno condividendo, sostenendo che la persona sia l’attentatore che sabato sera a Meridian, sobborgo di Butler, in Pennsylvania, alle 18.11, quando in Italia erano erano le 00.11 di domenica 15 luglio, ha sparato a Donald Trump ferendolo all’orecchio destro mentre il candidato presidente teneva un comizio. Il ragazzo, però, non è Thomas Crooks. Vediamo in che modo un’altra persona estranea alla vicenda, come già accaduto al giornalista italiano Marco Violi, è stata spacciata per l’uomo che ha sparato a Trump tramite post su X. Per praticità, d’ora in avanti tutti gli orari saranno espressi in UTC, fuso orario nel quale il ferimento dell’ex presidente è avvenuto alle 22.11.
Per chi ha fretta:
- Circolano video e immagini di un ragazzo che si identifica come Thomas Matthew Crooks, il 20enne che il 14 luglio 2024 ha sparato a Donald Trump ferendolo al volto.
- Sebbene gli somigli, l’uomo nel video non è Crooks, ma un personaggio noto online come 4skin.
- La clip è stata pubblicata dal suo autore su X per scherzo.
- Crooks è stato ucciso subito dopo gli spari, mentre il filmato di 4skin è stato pubblicato online diverse ore dopo l’attentato.
Analisi
Vediamo lo screenshot di uno dei post oggetto di verifica (altri esempi qui, qui e qui). A diffondere il contenuto falso in Italia è stato il canale Telegram di Enzo Di Frenna. Il video mostra un ragazzo biondo affermare, con un’espressione divertita:
Mi chiamo Thomas Matthew Crooks. Odio i repubblicani, odio Trump. E indovinate un po’? Avete preso la persona sbagliata.
Nella descrizione si legge:
Cioè, fatemi capire: un ragazzo di vent’anni con un fucile semiautomatico AR-15 e una pistola riesce a passare i due perimetri dei servizi segreti, si posiziona su un tetto, punta la sua arma con calma mentre alcuni sostenitori tra il pubblico lo vedono e gridano “ha una pistola!!” ma nessuno interviene, poi infine preme il grilletto e mira alla testa di Trump con una notevole precisione (lo manca per un soffio) senza che nessun occhio satellitare o cecchino lo neutralizzi prima che spari??
Per di più il ventenne aveva già espresso sui social il suo “odio Trump” e quindi MAI avrebbe potuto passare il check in dei servizi segreti che controllano al computer anche le mutande di ogni sostenitore che vuole accedere al comizio di Trump.
Due sono le cose: o questo Thomas Matthew Crooks era un genio dell’infiltrazione, oppure i servizi segreti hanno gli hanno permesso di agire. Io propendo per la numero 2.
Il video utilizzato nei post non mostra l’attentatore che ha sparato a Trump, Thomas Matthew Crooks, bensì la persona dietro l’account X che al momento dell’attacco e della scrittura di questo articolo utilizzava il nome 4Skin, alternando due nick: @jewgazing e @Poopy_Tool_Fan. A cadere in errore sono state anche numerose testate estere e italiane. Tra queste ultime anche Panorama, Il Messaggero, Il Quotidiano di Puglia, La Presse, La Gazzetta del Sud, Il Mattino e Dagospia.
Le foto del ragazzo che si è spacciato per Thomas Crooks, l’attentatore di Trump
Ad essere attribuite erroneamente a Crooks sono principalmente tre foto, che riportiamo di seguito.
I tweet dell’account che si è finto l’attentatore di Trump
Ricostruiamo in che modo il soggetto di queste foto è stato identificato come Thomas Matthew Crooks. Il video pubblicato sui social, da cui sono stati tratti numerosi screenshot usati anche dalle testate, è stato pubblicato su X domenica 14 luglio 2024 alle 4:30 del mattino dall’account @jewgazing / 4skin.
«Sono io Thomas Matthew Crooks, l’attentatore di Trump»
Da lì, il video si è diffuso a macchia d’olio, confondendo utenti online e giornalisti, che hanno riportato l’informazione come vera, anche a causa dell’evidente somiglianza tra il vero Thomas Matthew Crooks e 4skin, il cui account è dedicato a post senza senso e ironici.
«Era uno scherzo»
In seguito alla diffusione del video, l’autore ha pubblicato numerosi post per spiegare che il suo era uno scherzo. In questo delle 9:05 del mattino di domenica scrive: «Non sono Thomas, non ho sparato io. Voglio che sia assolutamente chiaro».
L’account, pur mantenendo il nome 4skin, ha cambiato il proprio nick alcune volte. Prima di postare il video “incriminato” e ancora ora, il nick era @Poopy_Tool_Fan. Analizzando l’attività del profilo si scopre che ancor prima di pubblicare la clip divenuta virale, 4skin aveva notato la somiglianza con il vero Crooks, annunciando, alle 2:09 – circa quattro ore dopo l’attentato – di dover cancellare tutti i propri selfie per timore di essere confuso con l’uomo che ha sparato a Trump.
L’utente aveva persino scritto, alle 4:19 del mattino che avrebbe registrato un video che avrebbe fatto «esplodere» X.
Mentre questo articolo viene scritto, l’account sta continuando a pubblicare.
Le foto precedenti in Colorado
Si può constatare che l’account Twitter/X appartiene effettivamente al ragazzo ritratto nel video tramite alcuni scatti da lui pubblicati alle 7:37 del 10 luglio.
La statua nella foto di Twitter/X si trova al First & Main Town Center di Colorado Springs. Un luogo distante oltre 20 ore di guida da dove è avvenuto l’attentato e da Bethel Park, il comune della Pennsylvania di cui è originario Crooks.
Crooks è stato ucciso subito dopo gli spari
E questa è la ragione principale per cui l’uomo nei video su Facebook e Twitter/X non possono essere la stessa persona. L’attentatore è stato colto in flagrante e ucciso poche manciate di secondi dopo il primo sparo, come testimoniano foto e filmati della scena.
Conclusioni
Un uomo, noto online come 4skin, si è spacciato per l’attentatore che ha sparato a Trump ferendolo. Lo ha fatto pubblicando un video su Twitter/X di cui si è successivamente pentito. Ad ogni modo, il ragazzo non è Thomas Crooks, l’attentatore che ha sparato a Trump.
Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.
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